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PAV 2009  


 

ACQUA


Maria Thereza Alves, Andrea Aquilanti, Francesco Arena, Yto Barrada, Riccardo Biadene, Bianco-Valente, Clara Bonfiglio, Leonardo Boscani, Giusi Calia, Giovanni Campus, Nicola Caredda, Giulia Casula, Erik Chevalier, Roberto Cifarelli, Ofri Cnaani, Andrea D’Ascanio, Anne Deleporte, Elisa Desortes, Pierluigi Dessě, Deniz Gul, Ali Hassoun, IABO, Fabiola Ledda, Emanuele Lo Cascio, Loredana Longo, Claudia Losi, Marcello Maloberti, Pinuccia Marras, Valentina Medda, Raffaela Mariniello, Cesare Pietroiusti, Enrico Piras, Nero Project, Gianni Nieddu, Pastorello, Bruno Petretto, Paolo Pibi, Cesare Pietroiusti, Teresa Pintus, Giulia Piscitelli, Pietro Ruffo, Josephine Sassu, Maurizio Savini, Pinuccio Sciola, Zineb Sedira, Andrea Segre, Marco Senaldi, Marinella Senatore, Antonio Sini, Danilo Sini, Monica Solinas, Carlo Spiga, Giuseppe Stampone, Zafos Xagoraris, Dagmawi Yimar


E' l'acqua il tema della ventiduesima edizione del festival Time in Jazz e su di esso si incentra e si articola anche la rassegna del PAV, i cui numerosi progetti e eventi espositivi sono riuniti sotto il titolo “Acqua”.

Nei suggestivi spazi della vecchia Casara, due le mostre dedicate alla sperimentazione visiva contemporanea: “aqua” e “The sense of water”.

 "aqua”, curata da Laura Barreca presenta interventi di natura installativa, fotografie, sculture, videoproiezioni e videoinstallazioni site-specific di Francesco Arena, Andrea Aquilanti, Bianco-Valente, IABO, Claudia Losi, Emanuele Lo Cascio, Loredana Longo, Raffaela Mariniello, Cesare Pietroiusti, Giulia Piscitelli, Pietro Ruffo e Maurizio Savini, Marinella Senatore, Giuseppe Stampone, che interpretano variamente il tema dell’acqua. Proprio per il suo stato di fluiditŕ, scrive la Barreca trasparenza, il suo essere incolore, informe, per la purezza, l’acqua, come bene della collettivitŕ, č la metafora dell’esistenza stessa. Le opere selezionate per la mostra rispondono a queste caratteristiche, attraverso l’interpretazione e l’uso differente che gli artisti ne fanno, di volta in volta tracciando un percorso ideale, una storia, un’immagine, una sensazione.

Dedicata alla produzione isolana č “The sense of water”, curata da Giannella Demuro, che spazia tra fotografia, video e installazioni, con opere di Giusy Calia, Giulia Casula, Erik Chevalier, Fabiola Ledda, Pinuccia Marras, Valentina Medda, Nero Project, Gianni Nieddu, Pastorello. La mostra offre una lettura disarmante del tempo presente colta dalla sensibilitŕ dell’artista che si interroga sul proprio vivere, sulle insicurezze di un mondo senza piů confini, mobile e mutevole, fluido appunto, e come tale sempre piů privo di riferimenti e strutture, di valori e certezze.

Sempre alla Casara anche “Broadcasting water” una selezione di video catturati nel web e provenienti dai quattro angoli del pianeta per raccontare la grande emergenza del nostro tempo.

Accanto alla vecchia Casara, i vasti spazi di un ex Caseificio accolgono gli altri progetti del PAV 2009.

La consueta rassegna dedicata alle opere video č curata, quest’anno, da Claudia Zanfi, direttore artistico del MAST - Museo Arte Sociale e Territoriale di Milano in collaborazione con aMAZElab. Intitolata THE MIDDLE SEA. Suoni e Visioni dal Mediterraneo, la mostra presenta opere e video istallazioni di Maria Thereza Alves (Francia), Yto Barrada (Marocco), Ofri Cnaani (Israele), Deniz Gul (Turchia), Ali Hassoun (Libano), Marcello Maloberti (Italia), Zineb Sedira (Algeria), Zafos Xagoraris (Grecia). La mostra č un percorso sulle rive del Mare di Mezzo che tocca cittŕ, abitanti e territori, analizzati attraverso gli sguardi di alcuni tra i principali protagonisti dell’arte internazionale. Tragitto verticale e orizzontale, fra il Mediterraneo e l'Europa, l'Oriente e l'Occidente. Un moto circolare di andata e ritorno, di arrivi, contatti, migrazioni, contaminazioni, propagazioni infinite.

Il mare profuma le strade dell'isola curata da Cristiana Collu in collaborazione con il FRAC Corse, porta il MAN di Nuoro a Time in Jazz con opere video e fotografie di Leonardo Boscani, Anne Deleporte, Pierluigi Dessě.                                             

La rassegna BabelFish, dedicata ai giovani talenti emergenti, curata, in questa quarta edizione, da Pinuccia Marras e Narcisa Monni col titolo We prefer diving. In mostra opere di Elisa Desortes, Nicola Caredda, Andrea D’Ascanio, Paolo Pibi, Enrico Piras, Antonio Sini & Teresa Pintus, Carlo Spiga. Pittura, video, installazioni sonore e meccaniche immerse in uno spazio azzurro dove anche il visitatore č chiamato ad interagire portando in dote simbolica il peso dell’acqua del proprio corpo, scrupolosamente registrato sulle pareti dello spazio espositivo.

All’ex Caseificio anche Io non respingo, una rassegna dedicata ai flussi migratori che attraversano il Mare Mediterraneo, con il film Come un Uomo sulla Terra di Riccardo Biadene e Andrea Segre e cortometraggi di Dagmawi Yimar, in collaborazione con l’associazione Asinitas. 

 

Un progetto davvero speciale č quello di e con Marco Senaldi, filosofo e critico d’arte: 24 Hours Lecture&Writing, una specie di “session” discorsiva, una conferenza di genere nuovo, aperto e arioso come un’improvvisazione musicale, e dilatata nel tempo come un happening artistico, lunga 24 ore (dalle ore 11 del 13 agosto fino alle 11 del giorno successivo a Casa Sanna) in cui ci sarŕ posto anche per una sessione di “scrittura in pubblico” e in diretta, in cui sarŕ possibile leggere cosa il critico scrive proprio mentre lo fa e che mette a nudo il suo pensiero. Il tutto presentato come un menů con una ventina di “piatti” (ovvero temi), che chi č interessato puň decidere di ascoltare/degustare come e quando vuole, quasi seguendo l’andirivieni acqueo del pensiero. 

Oltre alla dimensione piů propriamente espositiva, sotto il titolo di Lavori in corso, il PAV presenterŕ una serie di interventi, performance e progetti "site specific", in giro per il paese, con opere di Leonardo Boscani e Erik Chevalier, IABO, Nero Project, Cesare Pietroiusti, Pietro Ruffo e Maurizio Savini, Josephine Sassu.

Come di consueto, alcuni artisti saranno presenti anche sul palco di piazza del Popolo con Arte tra le note, scenografie d’artista realizzate appositamente per i concerti serali del Festival: Andrea Aquilanti, IABO, Claudia Losi, Nero Project e Danilo Sini.

A Casa Sanna oltre seicento scatti nella mostra fotografica “Fuori di palco” che racconta i luoghi, gli artisti e il pubblico visti dall’obiettivo di Roberto Cifarelli.

Il Jolly Jazz Café ospiterŕ la mostra “Affiches”, 22 anni di storia di Time in Jazz ripercorsi attraverso i manifesti del Festival.

Visitabile in permanenza, inoltre, il progetto stabile del PAV Semida, il Museo di arte ambientale, con le opere di Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola, Monica Solinas, nato nello splendido scenario del Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna.

Quest’anno, per la prima volta, anche il PAV “prende il mare”, e incrocia il percorso di Green Jazz, la sezione di Time in Jazz dedicata ai progetti ecologici, con la mostra di fotografia subaquea Oltre il blu”, realizzata in collaborazione con l’associazione Acquamarina di Sassari allestita sulla nave della Sardinia Ferries che facendo rotta sulla Sardegna, accoglierŕ il concerto di apertura della ventiduesima edizione del Festival Time in Jazz.

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