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Quadri di un’esposizione


Time in Jazz festeggia la sua quindicesima volta e si regala un programma all'insegna dell’arte. “Quadri di un’esposizione”, recita stavolta il sottotitolo del festival in programma a Berchidda nel consueto periodo ferragostano. Facendo seguire al riferimento alla celebre composizione di Mussorgskij, scritta nel 1874 ed ispirata ai lavori del pittore e architetto Victor Alexandrovich Hartmann, un’aggiunta quasi didascalica: “Time in Jazz nel segno dell’arte”.
Musica e arte
, dunque, due coordinate ormai peraltro abituali, lungo le quali si svilupperŕ il programma di quest’estate, come sempre denso di appuntamenti dalla mattina alla notte fonda.
Da una parte il jazz, naturalmente, ed i linguaggi musicali ad esso piů vicini; dall’altra le arti figurative, sempre piů presenti, a partire dal 1997, nel cartellone del festival ideato e diretto da Paolo Fresu. Tanto presenti da costituire oggi una precisa sezione all’interno dell’associazione culturale berchiddese, con una sigla distintiva, PAV, acronimo di Progetto Arti Visive, e diversi fiori all’occhiello: la rivista Ziqqurat, un quadrimestrale che si occupa d'arte e cultura contemporanea in Sardegna, di avvenimenti e manifestazioni che avvengono sull'Isola, con uno sguardo attento anche a quello che accade oltremare; la Collezione di Arte contemporanea, nata grazie al generoso contributo degli artisti che negli anni hanno partecipato alle iniziative del festival, ed ospitata in permanenza negli spazi del Museo del Vino a Berchidda, č una preziosa testimonianza degli esiti della sperimentazione artistica in Sardegna, ma comprende anche opere di artisti nazionali e internazionali; ed il progetto Semida - Museo di Arte-Natura-Ambiente sul Monte Limbara, che, inaugurato l’anno scorso, vuole essere un contributo alla valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico attraverso la realizzazione di opere d'arte create da artisti locali, nazionali e internazionali, con materiali ed elementi naturali, inserite nel contesto ambientale del luogo.

Reggono le sorti del PAV Giannella Demuro e Antonello Fresu, che hanno messo in cantiere un cartellone di iniziative davvero nutrito. Numerosi e di qualitŕ gli eventi espositivi, allestiti in spazi “recuperati”, case e edifici “prestati” all’arte, come Casa Sanna-Meloni e Casa Sassu, il locale Museo del Vino, il Centro Sociale o altri luoghi idonei.

Tra gli eventi e le mostre d’arte, la Rassegna internazionale d’arte contemporanea, curata da Giannella Demuro e Marco Senaldi, cui parteciperanno artisti affermati in campo nazionale ed internazionale; la VI edizione della Rassegna d’arte contemporanea dedicata alla ricerca artistica in Sardegna e curata quest’anno da Mariolina Cosseddu; Il vuoto.dentro - Radici del Contemporaneo, mostra internazionale cui partecipano sei giovani emergenti a livello internazionale, a cura di Leone Laria, con testi critici di Ivo Serafino Fenu.
Saranno realizzate, inoltre, personali di artisti storici, come Storie d’infiniti, la mostra dedicata all’opera di due grandi maestri dell’arte in Sardegna - Maria Lai e Aldo Contini - e Thagelkoust, un progetto inedito dello scultore Umberto Mariani realizzato espressamente per Berchidda in collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea Su logu de s’iscultura di Tortolě (Nu) e l’Associazione Ogliastra Arte. Dalla collaborazione con l’I.S.O.L.A., (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale), nasce poi il progetto Suggestioni dal passato, per far riscoprire gli antichi mestieri artigiani della Sardegna al numeroso pubblico di Berchidda.
Spazio anche alla fotografia, in due mostre, una realizzata in collaborazione con il fotografo Salvatore Ligios e l’Associazione Calarinas di Su Palatu ‘e sas Iscolas di Villanova Monteleone (Ss), l’altra del fotografo romano Paolo Soriani che espone una selezione degli scatti realizzati a Berchidda lo scorso anno in occasione della XIV edizione di Time in Jazz.
Ormai da diversi anni l’immagine di Time in Jazz č legata all’opera di un artista visivo: “testimonial” di questa edizione č Enzo Cucchi, uno dei massimi protagonisti dell’arte contemporanea internazionale. Le immagini di Cucchi saranno quindi utilizzate per l’illustrazione del manifesto, della brochure e della locandina del festival, e per l’etichetta della “bottiglia d’artista” a base di Giogantinu, il vino tipico di queste parti.
Di piů e di diverso rispetto agli anni precedenti, musica e arte troveranno programmaticamente in questa edizione numero quindici di Time in Jazz diversi momenti di incontro, di confronto e di intesa comune. A partire dalle scenografie che correderanno ognuno dei concerti in programma sul palco centrale del festival, in Piazza del Popolo, e che saranno firmate da alcuni degli artisti che parteciperanno alle mostre, come
Maggie Cardelůs, Enzo Cucchi, Thorsten Kirchhoff, Maria Lai, Alex Pinna, Alessandro Bazan e Umberto Mariani.
E poi, analogamente, con la mostra dei quadri di due tra i protagonisti della parte invece musicale, lo svizzero Daniel Humair e l’olandese Han Bennink, entrambi batteristi ed accomunati da una medesima propensione ad esprimersi anche nelle arti figurative.