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Time in Jazz
Sezione Arti Visive
a cura di Giannella Demuro



Il programma della sezione dedicata alle arti visive comprende tre appuntamenti:

Possibilità della figurazione
sei artisti in mostra tra pittura scultura e installazione
L’arte degli anni ’90 ha esplorato il corpo e la sua fisicità, oscillando tra identità e alterità, permanenza e mutazione. Oltre le forme e le teorie, estetiche e non, appare comune alle diverse ricerche l’esigenza di ridefinire lo spazio dell’identità e di indicarne nuove e più adeguate dimensioni.
Corpo come identità, dunque, come luogo di riappropriazione ma anche di convergenza di inedite possibilità comunicative. Ed è sulle possibilità del corpo, e della sua rappresentazione, che si interrogano i sei artisti presenti in mostra.
Le immagini digitali di Grazia Cadeddu sono frammenti di identità, realtà alterate dal mezzo fotografico ed elaborate per ricreare un’identità mutata e autonoma, altra da quella che l’ha generata.
Periferie, l’installazione nata dalla collaborazione di Claus Carstensen e Erik Chevalier e dedicata a Pier Paolo Pasolini, è un’analisi sociale condotta intorno al tema dell’identità negata, mentre la speculazione sofferta di Andrea Carzedda riflette il vuoto ansioso di una identità smarrita.
Violato e ricomposto come simulacro silenzioso il corpo, per Paola Dessì, sembra essere il luogo sacro in cui ritrovare se stessi.
Fotogrammi di immagini video sono riprodotti da Gavino Ganau con maniacale precisione e ricomposti in sequenze che immobilizzano il tempo frenetico di un’identità collettiva.
Pur nell’unicità delle singole modalità tecniche ed espressive, queste opere si offrono come luoghi di riflessione, come ipotesi di percorsi di ricerca etica oltre che estetica e, in quanto tali, percorribili da chiunque voglia indagare l’io e le sue dimensioni. (Giannella Demuro)


Sguardi sulla ricerca
rassegna di arti visive
È difficile dire in quale direzione si muove oggi la ricerca, e ancor più difficile è tracciare una mappa definita del continente arte e delle sue multiformi identità.
La limpida sonorità delle pietre sonanti di Pinuccio Sciola, l’inquietante veemenza dei rossi di Leonardo Boscani e la gestualità strutturante di Alessandro Meloni, la raffinata eleganza delle carte di Efisio Niolu e la preziosa fragilità dei fili annodati di Wanda Nazzari, le evanescenze visionarie di Monica Solinas e la silenziosa misticità di Sisinnio Usai, le architetture stranianti di Roberto Piazza e le sculture basculanti di Federico Soro - seppure riconducibili a poetiche e espressioni artistiche diverse tra loro, rappresentano una testimonianza vivace e significativa dei possibili esiti della ricerca artistica in Sardegna. (Giannella Demuro)



Suoni e parole per l’arte
reading di poesie di autori contemporanei
musica e immagini
a cura di Giannella Demuro e Antonello Zanda

La luce o il colore di un quadro, la forza di un segno, la suggestione di una pietra possono essere raccontati con le parole della poesia, così come le emozioni di un verso possono riflettersi in un’opera d’arte.
Le immagini di Suoni e parole per l’arte, sono dunque il pretesto per una lettura diversa di testi poetici di autori contemporanei, alcuni dei quali (quelli di Antonello Zanda) sono stati suggeriti proprio da queste immagini.
Anche le musiche che accompagnano la lettura sono ispirate dalle opere e dalle poesie, ulteriore conferma delle strette connessioni e delle contaminazioni esistenti tra i diversi linguaggi dell’arte. (Giannella Demuro)


immagini: Erik Chevalier, Gavino Ganau, Alessandro Melo-ni, Efisio Niolu, Nico Orunesu, Roberto Piazza, Pinuccio Sciola, Monica Solinas, Sisinnio Usai
voci:
Luca Nieddu, Antonello Zanda
musica: Antonio Meloni (tromba), Massimo Spano (contrabbasso)