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Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi *
a cura di Gino Giannuzzi


Simone Barresi, Christine de la Garenne, Barbara Fässler, Pascale Guinet, Luciano Maggiore, Andrea Melloni, Sandrine Nicoletta, Maria Vittoria Perrelli, Roberta Piccioni, Letizia Renzini, Mauro Sanpaolesi, Sabrina Torelli, Tu'm

Feroci  invalidi di ritorno dai paesi caldi č un titolo-pretesto, e senza chiedere sono certo che Tom Robbins me lo lascerebbe utilizzare per parlare d'altro.

Mi distraggo (la parola ha un suono, forse addirittura un rumore come diChristine de la Garenne, Speedzone, 2003 strappo) pensando che il risultato ottenuto sia un paesaggio variabile, come in quel gioco di carte acquistato nel sud della Germania nel corso di una vacanza piovosa nei primi anni '80 - pare fosse nato per ingannare il tempo durante i viaggi in carrozza - dove č possibile raccordare la linea dell'orizzonte di ogni frammento con la linea di orizzonte di qualsiasi altro elemento del gioco, dando origine in questo modo a un paesaggio infinito e infinitamente variabile, senza soluzione di continuitā.

Che in qualche modo adesso mi sembra sia lo stesso meccanismo utilizzato da Tom Robbins per costruire le sue storie, da cui continuamente germinano altre storie che potenzialmente potrebbero avere lo stesso sviluppo di quella che pare essere la storia portante e che forse sono una sola storia continuamente variata.

Da minimi slittamenti originano mutamenti incontrollabili.Mauro Sampaolesi, Script, 2004

Seduto fuori di casa, abito in campagna da un anno circa, leggendo (Kurt Vonnegut, HOCUS POCUS, 1990) il mio sguardo periferico coglie un movimento, una lepre attraversa il mio campo visivo, veloce; torno alla lettura, dopo pochi attimi ancora un'intrusione, questa volta due lepri saltellando in direzione opposta; riprendo a leggere, gli occhi intercettano un'altra presenza, un giovane fagiano che passa proprio lā dove sono passate le lepri. Cinema.

Sabrina Torelli, Collassi (Collapses), 2001Video č un termine che non definisce nient'altro che una tecnica, e pure quella con grande approssimazione. Dentro puō starci qualsiasi cosa. Immagini in movimento. E suoni, spesso. Agevole, facile da trasportare. Denso.

Compresso nella superficie del dvd, insieme con altri video, in obbedienza a un disegno preordinato e arbitrario, che si definisce per assonanze ma anche in obbedienza al caso, forse soprattutto ricostruendo un percorso personale di incontri e di esperienze. E che si fa strumento per altri incontri, ancora.

Gino Giannuzzi

(*Tom Robbins, Fierce Invalids Home From Hot Climates, 2000)

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