Su Per Le Scale Nella Stanza Dei Giochi nove artisti per Time in Jazz a cura di Giannella Demuro
Dal Gioco all’Opera d’arte lungo il Sentiero della Memoria
Poche cose, come il gioco -inteso come manifestazione della creativitŕ ludica dell’individuo- appartengono ad un immaginario collettivo universale, capace di rimanere latente negli anni e riaffiorare repentinamente al balenare di un oggetto, di un colore, di un suono. Il mondo fantastico dell’infanzia č uno spazio comune dove chiunque puň attingere, riscoprendo immagini dimenticate o ricordi sbiaditi. Č il deposito del passato in cui anche una sola fugace incursione suscita un vissuto senso di familiaritŕ. Se č vero infatti che il gioco, la fantasia, la libera istintivitŕ dell’atto creativo, relegati in spazi sempre piů angusti dalla rigiditŕ di regole e standardizzazioni comportamentali, sembrano essere prerogativa ormai quasi esclusiva dei bambini e degli artisti, di coloro, cioč, che custodiscono la freschezza di una spontaneitŕ incontaminata, i preziosi frammenti di memoria che gli artisti presenti in mostra hanno liberato dalla polvere del tempo, ricomponendoli nella stanza dei giochi secondo personali interpretazioni stilistiche ed espressive, si insinuano nell’immaginario sopito di chi guarda stimolando e attivando nessi e collegamenti nuovi per ritrovare il senso di certe emozioni e per recuperare la dimensione ludica della vita. Per l’artista questa operazione č un cammino a ritroso nella memoria, sino alle radici della propria creativitŕ, della propria arte. Fili a volte invisibili a volte appena percepibili o chiaramente manifesti legano in un percorso unico e coerente le installazioni della stanza dei giochi alle stanze dove su tele, tavole e carte si dispiegano le linee delle ricerche condotte da Boscani, Chevalier, Meloni, Niolu, Piazza, Puttolu, Saiu, Salerno e Solinas. Richiami evidenti quelli delle “Scatole della memoria” di Chevalier o del “Paradiso” di Monica Solinas, indizi lievi le figure di animali che Salerno recupera negli acquerelli e nelle crete, connessioni impercettibili quelle di Piazza e Niolu. Piů facile forse, o quanto meno piů intrigante, allora, tentare di penetrare lo spirito delle ricerche individuali seguendo i segnali che, come trame incrociate, affiorano a tratti dalle opere in mostra. Per alcuni la sperimentazione č gestualitŕ: irruenta e drammatica nelle installazioni di Leonardo Boscani, istintiva e introspettiva nelle grandi tele di Erik Chevalier, urgente ma rigorosamente strutturante nelle tavole di Alessandro Meloni, ironica e graffiante, densa di forti cromatismi materici quella di Marco Puttolu e Fabio Saiu. Per altri la ricerca muove intorno alla riflessione: attento rigore progettuale nelle carte intelate di Efisio Niolu e nelle dissolvenze spaziali di Roberto Piazza, indagine visionaria e intimista quella delle carte di Graziano Salerno e delle preziose evanescenze cromatiche di Monica Solinas. Non piů giochi ma memorie, tracce indelebili che accompagnano e segnano l’universo espressivo di chi con colori, gesti, suoni o versi č capace di respirare il respiro del tempo. (Giannella Demuro)
Leonardo Boscani, nato a Sassari nel 1961, cittŕ in cui vive e lavora, frequenta il terzo anno della locale Accademia di Belle Arti. Ha preso parte nel 1995 alla rassegna d’arte “Nistagmo1” tenutasi a Sassari negli spazi del Circolo Borderline e lo scorso anno ha partecipato alla seconda edizione della rassegna “Nistagmo 2”, con una personale di pittura e una performance dal titolo “Installazione 1: Clonazione”. Boscani opera prevalentemente nel campo della performance e dell’installazione. Recentemente ha presentato la performance “Installazione n° 2: Apocalisse” a “Nature del tempo” un happening multimediale tenutosi nei dintorni di Sassari. Č stato inoltre presente ad “Aperto ‘97” rassegna d’arte giovane tenutasi al Trevi Flash Art Museum di Trevi.
Nato a Roma nel 1957 Erik Chevalier ha abitato a lungo in Africa, Danimarca, Spagna e Canada. Attualmente vive e lavora a Cagliari. Dopo aver partecipato ad alcune collettive in Italia e all’estero, Chevalier ha tenuto la prima personale nel 1980 al Center Image di Aarhus in Danimarca. Due anni dopo ha illustrato con collages su carta il libro “Al mínimo rumor - a stealthy inquiry”, pubblicato in Spagna. Nell’’88 ha presentato una nuova personale dal titolo “Serenate” alla 414 Gallery di Toronto in Canada. Recentemente ha esposto la sua ultima produzione a Cagliari in una mostra intitolata “Elementi di una visione” che si č tenuta presso il Centro Culturale Man Ray.
Prima il diploma d’Istituto d’Arte e poi quello dell’Accademia di Belle Arti. Č a Sassari, dove č nato nel 1968, che Alessandro Meloni compie la propria formazione artistica, specializzandosi poi in incisione a Firenze. Inizia l’attivitŕ espositiva nel 1991 partecipando a numerose collettive e rassegne di pittura e grafica in spazi pubblici e privati a Sassari, Ozieri, Alghero, Bordighera e Cagliari. Pittore e incisore, Meloni ha realizzato anche alcuni murales a Capoterra, San Sperate e Cossoine. Dal ’94 ad oggi ha tenuto personali a San Sperate, Berchidda, nel Centro studi d’Arte contemporanea Kairňs di Sassari e, ultimamente, presso il Centro Culturale Man Ray di Cagliari dove ha proposto “Di nere tracce”, mostra sugli esiti piů recenti della sua produzione.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Sassari, Efisio Niolu (Alghero, 1965) č docente di progettazione grafica presso il locale Istituto d’Arte. Esordisce nel 1993 partecipando ad una collettiva di pittura a Sassari e ad una manifestazione artistica a Greccio. Nello stesso anno tiene la sua prima personale all’”Obra Cultural” di Alghero. L’anno successivo rappresenta l’Accademia sassarese a Palau e a Falconara in due mostre riservate agli studenti delle accademie italiane. Oltre ad aver preso parte a numerose collettive, l’ultima delle quali a Sassoferrato, Niolu ha recentemente tenuto delle personali nel Centro studi d’Arte contemporanea Kairňs di Sassari, nel Centro d’Arte L’idioma di Ascoli Piceno e nel Centro Culturale Man Ray di Cagliari.
Dopo un lungo periodo d’insegnamento Roberto Piazza abbandona la professione per dedicarsi completamente all’attivitŕ pittorica. A Sassari, cittŕ in cui č nato nel 1959 e in cui attualmente vive ed opera, Piazza ha compiuto gli studi classici, interessandosi in particolare di comunicazione e architettura. Nell’’85 tiene la sua prima personale a Sassari. Successivamente partecipa a diverse collettive in spazi pubblici e privati sia in Italia -a Sassari, Ghilarza, Vicenza, Castelsardo, Roma- che all’estero, in alcune cittŕ della Germania. In questi ultimi anni ha tenuto diverse personali a Castelsardo, Ozieri, nel Centro studi d’Arte contemporanea Kairňs a Sassari e, a Cagliari, nella galleria La Bacheca e nel Centro Culturale Man Ray.
Marco Puttolu, nato a Sassari nel 1968, vive e lavora ad Alghero, cittŕ in cui ha frequentato l’Istituto d’Arte. Successivamente ha completato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Sassari, diplomandosi nel 1995. Puttolu ha partecipato a diverse collettive di pittura e di grafica. Nel 1996 ha preso parte alla rassegna d’incisione “Battute a due” tenutasi presso il Centro Culturale Intergrafica a Cagliari e alla collettiva “Fra/Menti” ospitata nello spazio espositivo della Torre Sulis ad Alghero. Č stato inoltre invitato alla 5° edizione della “Rassegna internazionale di pittura contemporanea” che si č svolta di recente a Sanremo.
A 21 anni nella Torre Porta Terra ad Alghero, cittŕ in cui č nato nel 1971 e in cui attualmente vive, Fabio Saiu tiene la sua prima personale. Due anni dopo, terminati gli studi, consegue il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari. Partecipa ad alcune collettive ad Alghero e Sassari e viene invitato a rappresentare l’Accademia cittadina a Firenze in una rassegna che coinvolge giovani artisti provenienti da varie parti d’Italia. Nel ’96 č presente al Centro studi d’Arte contemporanea Kairňs di Sassari con una nuova personale. Recentemente ha preso parte insieme ad importanti artisti italiani e stranieri ad una mostra itinerante tenutasi presso la Galleria Ammiraglio Action a Milano e nella Galleria Studio Oggetto di Caserta
Dopo aver conseguito nel 1977 il diploma dell’Istituto d’Arte di Nuoro, Graziano Salerno (Nuoro, 1954) ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna diplomandosi nel 1981. Fin dal 1970 ha partecipato a numerose collettive in vari centri dell’isola, tra cui Nuoro, Orune e Bitti, alla Rassegna internazionale d’arte contemporanea Plexus tenutasi a Gavoi nell’’87, ad una collettiva di artisti sardi e lombardi a Milano e ad una rassegna d’arte dedicata a giovani artisti presso la Galleria d’Arte Moderna di Bologna. Recentemente Salerno ha tenuto una personale alla Galleria Comunale d’Arte di Nuoro. Ha inoltre pubblicato nel ‘92 il racconto “La leggenda dell’uomo liberato” e, nel ‘96 “Sans regarder”, un piccolo saggio di ricerca pittorica con commento poetico.
Pittura, incisione, installazione: Monica Solinas, diplomata all’Istituto d’Arte e all’Accademia di Belle Arti di Sassari e specializzata in incisione a Firenze, opera con disinvoltura in questi diversi ambiti artistici. Nata a Sassari nel 1970, inizia l’attivitŕ espositiva nel 1991 partecipando a numerose collettive di pittura e grafica a Firenze, Sassari, Ozieri, Bosa, Nuoro, Alghero, Bordighera e Cagliari. Solinas ha realizzato inoltre murales a San Sperate, Capoterra, Nulvi e Codrongianus. Alla prima personale allestita a San Sperate nel 1994, seguono quella di Nulvi del ’95, quelle di Sassari nel Centro studi d’Arte contemporanea Kairňs e di Cagliari nel Centro Culturale Man Ray, ultima la mostra “Materiell bis Schwerelos” presso la Galerie Metropolis di Stoccarda in Germania.
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