La Mole Vanvitelliana - Ancona
L’edificio sorge su un’isola artificiale pentagonale situata all’interno del porto di Ancona, progettato dall’architetto Luigi Vanvitelli nel XVIII secolo. Negli anni Novanta, il Comune di Ancona ha iniziato un restauro del complesso per recuperare e gestire in modo innovativo questo inestimabile bene artistico. La Mole Vanvitelliana è il luogo ideale per ospitare mostre, concerti ed eventi culturali in generale. L’edificio rappresenta la sede principale dell’Associazione culturale Spaziomusica, organizzatrice del celebre Festival Ancona Jazz e coordinatrice della Festival Ancona Jazz e della Colour Jazz Orchestra, la big band del festival. La Mole ospita ogni anno arrangiatori o direttori artistici sempre diversi. Di questo luogo non viene utilizzata solo la corte che accoglie gli eventi estivi, ma anche il bellissimo auditorum ed altre strutture in cui vengono organizzati incontri, seminari, audizioni, e concerti. Numerose le collaborazioni con le etichette discografiche e le scuole.
L'Associazione
L’associazione anconetana prevede la realizzazione di Incontri con musicisti affermati e importanti a livello nazionale e internazionale, l’individuazione di repertori originali e recupero, rielaborazione e, in qualche caso, riscrittura di repertorio, anche “minore” ma non solo, del Jazz. Inoltre, verranno prodotti progetti specifici da realizzare e presentare all’estero coinvolgendo musicisti, gruppi e orchestre del territorio e ospitando musicisti europei. La attività performativa sarà affiancata dalla realizzazione di seminari, masterclass, workshop, prove aperte e concerti, che si terranno nell’arco di due stagioni: primavera e autunno 2015.
Le attività 2015
Il 16 luglio 2015 l’Ancona Jazz Lab, uno dei principali progetti ideati dall’Associazione culturale Spaziomusica, ospiterà lo straordinario pianista, compositore e arrangiatore Leszek Kulakowski. La musica continuerà il giorno successivo, con una giornata seminariale dal titolo Leszek Kulakowski Stream, in cui lo stesso musicista sarà affiancato dalla Colours Jazz Orchestra e fonderà la tradizione “classica” del suo Paese, che annovera nomi come Szymanowski, Lutoslawski e Gorecki, con gli stilemi più tipici del jazz d’oltreoceano. Il percorso si concluderà il giorno 18 luglio, con un concerto finale. Il 23 luglio, il Lab ospiterà un incontro con Paolo Silvestri, uno dei maggiori arrangiatori della scena jazzistica nazionale. L’incontro sarà seguito, la stessa giornata, da un seminario dedicato alla sezione di fiati. Il giorno successivo, un interessante concerto diretto dallo stesso Silvestri vedrà la straordinaria partecipazione della tromba Fabrizio Bosso, affiancato dal pianoforte di Julian Mazzariello, il basso di Luca Alemanno e la batteria di Nicola Angelucci. Le attività riprenderanno in autunno con il seminario The Woody Shaw legacy (23 ottobre): il contrabbassista Stafford James coordinerà un gruppo composto da insegnanti, allievi e membri dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, in collaborazione con l’Università di Graz. Il giorno successivo, il pubblico assisterà ad un concerto di chiusura. Il 19 novembre si rinnova l’esclusivo progetto di rielaborazione, studio e approfondimento condotto da Massimo Morganti e Marco Postacchini, che presenterà al pubblico un programma di recupero dei pezzi del gruppo icona “Supersax”, che negli anni ’70/’80 armonizzava e arrangiava gli assoli di Charlie Parker.
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