Sabato 26 maggio, alle 21 si inaugura "Pensieri di pixel e oggetti volanti", la mostra personale di un decano dell'arte contemporanea in Sardegna: Tonino Casula, a cura di Giannella Demuro con la direzione tecnica di Gianni Melis. Si tratta di un'ampia antologica che racconta per la prima volta in modo esaustivo il percorso dell'artista (nato a Seulo nel 1931), attraverso un itinerario declinato interamente in chiave elettronica e digitale, riunendo le opere realizzate da Tonino Casula dagli anni Ottanta a oggi: dai primi lavori di computergraphics, alle diafanie, ai cortronici (cortometraggi elettronici astratti) in 2d e in 3d, in un suggestivo allestimento che invade lintera struttura espositiva e che immerge lo spettatore in una dimensione onirica straniante, in un turbinio visivo di immagini ipnotiche che costruiscono architetture liquide e cangianti, incastonate dentro paesaggi sonori intensi e avvolgenti.
Sperimentatore instancabile, Tonino Casula, gią a partire dalla fine degli anni Quaranta allestisce personali di pittura e partecipa a mostre collettive in Italia e all'estero. Nel 1958 entra a far parte del Gruppo 58 e nel 1966 aderisce allo storico Gruppo Transazionale. Le prime computergraphics risalgono al 1988, mentre a partire dagli anni Novanta inizia a elaborare le diafanie, che utilizza nell'ambito dello spettacolo (teatro, danza, musica) e i cortronici.
"Pensieri di pixel e oggetti volanti" č il primo degli appuntamenti della programmazione stabile del P.A.V. (la sezione di Time in Jazz dedicata alle arti visive) al Centro Laber. La mostra resterą aperta fino all'8 luglio.