Sotto inchiesta
Con un incontro sul giornalismo d'inchiesta
e i mali invisibili della Sardegna
al via il 12 maggio, ore 18.00, a Berchidda
"Primavera al Laber": ospiti i giornalisti Maddalena Brunetti,
Carlo Porcedda e Ottavio Pirelli.
Prende il via a Berchidda (Olbia – Tempio) la "Primavera al Laber", la stagione culturale organizzata dall'associazione Time in Jazz: un variegato cartellone di appuntamenti all'insegna di musica, arte, libri e fumetti in programma fino al 26 giugno negli spazi del Laber, l'ex-caseificio in fase di riconversione in centro stabile di promozione e produzione delle arti e della cultura.
Giornalismo d'inchiesta e "mali invisibili" della Sardegna al centro dell'incontro che domani pomeriggio (sabato 12) inaugura l'iniziativa. A partire dalle ore 18 si parla di poligoni militari, raffinerie, fanghi tossici, rifiuti pericolosi e altre "bombe ambientali" che incombono sull'isola con gli autori di due libri usciti l'anno scorso: i giornalisti Maddalena Brunetti e Carlo Porcedda, che hanno firmato a quattro mani "Lo sa il vento" per la collana VerdeNero di Edizioni Ambiente, e Ottavio Pirelli, di cui Castelvecchi ha pubblicato invece "Veleni in paradiso"
"La sindrome di Quirra e le polveri di morte che minacciano la Sardegna", come recita il sottotitolo dell'inchiesta di Pirelli, sono il punto di partenza di una riflessione su un tema che proprio in questi giorni è tornato prepotentemente alla ribalta dopo gli ultimi sviluppi dell'inchiesta per disastro ambientale nell'area del poligono militare condotta dal procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi. Ma non c'è solo l'uranio impoverito tra i "veleni" di quel "Paradiso Terrestre che si chiama Sardegna, dove le pietre e i venti restano gli unici testimoni di un progresso che si fa ogni giorno più scomodo", come scrive Paolo Fresu nella sua prefazione a "Lo sa il vento" . Lo sottolineano Maddalena Brunetti e Carlo Porcedda nel loro saggio che, partendo anch'esso da Quirra, allarga il discorso ad altri "pezzi di inferno dietro scorci di paradiso": perché "qui, in Sardegna, non ci si ammala di soli poligoni ma anche di ciminiere e scarichi che vomitano nell'aria, nelle acque e nel mare quel variegato repertorio di fanghi tossici, rifiuti e scorie più o meno nocive che un selvaggio abuso industriale ha portato con sé".
A moderare l'incontro sarà la coordinatrice dell'associazione culturale Time in Jazz, Giannella Demuro.
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