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01. Il calendario
02. Il programma
03. Paolo Fresu: Time in Jazz 2010 "Aria"
04. Il Patrocinio dell'UNESCO
05. I Talk to The Wind - Rassegna di Cinema
06. Green Jazz
07. I laboratori di Time in Jazz
08. Progetti speciali
09. Le istituzioni che sostengono Time in Jazz
10. I partner di Time in Jazz
11. Biglietti e abbonamenti
12. Time in Sassari
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02. Il programma  

Festival internazionale

Time in Jazz
XXIII edizione:

"Aria"

Berchidda (OT) e Comuni limitrofi
10>16 agosto 2010

con la direzione artistica di
Paolo Fresu


Al via martedì l'edizione numero ventitré del festival "Time in Jazz".
Sette giorni di musica (e non solo) a Berchidda e in altri centri del nord Sardegna.
Fra i protagonisti Ornette Coleman, Ralph Towner, Enrico Rava, Mario Brunello, Dhafer Youssef e Enrico Pieranunzi.
Si comincia martedì con la "concertazione navale" di GirodiBanda a bordo della Mega Express Two della Sardinia Ferries in partenza da Civitavecchia alle ore 14,15 per Golfo Aranci (arrivo alle ore 19,30)

 

 

 

E' uno degli appuntamenti più attesi dell'estate musicale: da martedì (10 agosto) a lunedì 16 ritorna Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu nella sua Berchidda (provincia di Olbia-Tempio), e in altri centri più o meno vicini del nord Sardegna, fra Logudoro e Gallura: un circuito che abbraccia e coinvolge i comuni di Codrongianos, Ittireddu, Mores, Olbia, Pattada, Tula, Telti e Tempio Pausania. Una settimana di musica (e non solo) dal mattino a notte fonda, in località e spazi differenti, dalle chiese campestri ai boschi sulle falde del Monte Limbara, con il grande palco in Piazza del Popolo a Berchidda ad accogliere come sempre i concerti serali, apice spettacolare dei tanti eventi in cartellone. Un cartellone in cui spiccano nomi del calibro di Ornette Coleman, Ralph Towner, Enrico Rava, Mario Brunello, Dhafer Youssef, Enrico Pieranunzi e, come sempre, un tema (e un titolo) caratterizzante.

Alla sua edizione numero ventitré, Time in Jazz prosegue nel segno dell'Aria il ciclo quadriennale dedicato ai quattro elementi naturali (inaugurato l'anno scorso con l'acqua). Spiega Paolo Fresu: "Dal 1988, anno della sua nascita, il festival non si accontenta di consumare musica fine a se stessa ma eleva questo linguaggio a strumento comunicativo prepotentemente vitale, in grado di suggerire e stimolare importanti cambiamenti. Con il passare degli anni ci si è resi conto di quanto la musica ed il jazz possano smuovere gli animi e le coscienze rendendoci migliori e più ricettivi. Time in Jazz non è diventato solo un momento per consumare buona musica ma soprattutto per respirarla con gli altri. Esattamente come si respira l’aria comune che è di ricchi e di poveri, di bianchi e di neri, di mistici, di atei e di santi. E se il nostro percorso di sostenibilità ambientale è iniziato di fatto lo scorso anno ragionando intorno al tema dell’acqua, questo prosegue oggi con un altro elemento che è comune a tutti gli abitanti della Terra e che (speriamo) mai si potrà privatizzare".

Al tema dell'aria, dunque, farà riferimento non solo il versante musicale del festival, ma anche la consueta rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu, e una serie di iniziative di sensibilizzazione ambientale raccolte sotto l'insegna di "Green Jazz". Manca purtroppo l'appuntamento con il P.A.V.:  la sezione di Time in Jazz dedicata alle arti visive per questa edizione del festival non aprirà i battenti per via dei tagli dei contributi regionali. Il 17 e il 18 agosto ritorna invece, per il quarto anno consecutivo, la rassegna Time in Sassari, il "prolungamento" della kermesse berchiddese nel capoluogo turritano.

 

  • Al via martedì con la "concertazione navale" di GirodiBanda

Annullato per motivi di sicurezza il previsto concerto di Mario Brunello a bordo di un aereo in volo da Milano Linate a Olbia, l'evento inaugurale, martedì (10 agosto), è ormai una consuetudine che si rinnova da cinque edizioni del festival: la "concertazione navale" a bordo di un traghetto della Sardinia Ferries, partner prezioso di Time in Jazz, in viaggio dal "continente" alla Sardegna. Imbarcato sulla nave Mega Express Two in partenza da Civitavecchia (ore 14:15) alla volta di Golfo Aranci (arrivo alle 19:30) stavolta è GirodiBanda, un organico composto da una banda pugliese e dal gruppo Opa Cupa diretto dal trombettista Cesare Dell'Anna: un progetto che da dieci anni ruota intorno alla commistione tra la tradizione musicale delle bande da giro e le ritmiche e le melodie delle fanfare balcaniche.

Quando il traghetto approderà, il festival avrà già affrontato il suo primo impegno in terra ferma: alle 18, nella chiesa di Santa Lucia a Mores - una delle new entry nel "circuito" di questa edizione di Time in Jazz - è di scena infatti Max De Aloe, specialista dell'armonica cromatica, in duo con il pianista Roberto Olzer. Titolo del concerto, "Lirico incanto", come l'album che De Aloe ha dedicato nel 2008 alla rivisitazione di celebri arie d'opera.

Altra rilettura e altra novità di quest'anno: la magnifica basilica di Saccargia, nella campagna di Codrongianos (sulla strada che collega Sassari a Olbia) ospita in serata (ore 21) Enrico Pieranunzi, autentico protagonista del piano jazz, impegnato a interpretare a modo suo alcune sonate barocche di Domenico Scarlatti.
  
La mattina di mercoledì 11 Time in Jazz sale in montagna per un doppio appuntamento nella Foresta demaniale del Monte Limbara sud. Alle 9, al Laghetto Nunzia, è di scena Boris Savoldelli, vocal performer di grande personalità, affascinato da sempre dallo "strumento voce" e dalle sue possibilità. A mezzogiorno, un altro solo d'eccezione: nella cornice silvestre del museo di arte e natura Semida, il festival cala l'asso Paolo Fresu.


Nel pomeriggio (ore 18) tappa a Pattada con GirodiBanda nella chiesa di San Giovanni. E poi in serata, al rientro a Berchidda, ancora un momento "classico":  protagonista (ore 21) il grande violoncellista Mario Brunello, uno dei nomi più importanti nel panorama musicale mondiale, alle prese con le suites per violoncello solo di Bach nei suggestivi spazi dell'ex-cooperativa “la Berchiddese”, una struttura industriale in disuso recuperata come centro culturale.


Stessa location in seconda serata anche per Arie di mezzanotte con la Banda musicale del paese, la "Bernardo De Muro", che fece da "palestra" per il talento di Paolo Fresu da giovanissimo, e che oggi è diretta da un altro enfant du pays (ed ex allievo dello stesso Fresu), il trombettista Antonio Meloni.
 
Insolito duo, il 12 mattina a Olbia (ore 11): la Basilica di San Simplicio apre i battenti a Thomas Bloch - uno specialista di strumenti rari come il Cristal Baschet, la glassarmonica e il waterphone - con il pianista François Weigel. I due francesi alterneranno brani di repertorio per onde Martenot e per pianoforte spaziando fra pagine di musica di Pierre Boulez, Fauré, Gershwin, Messiaen e altri autori.

Appuntamento imperdibile, alle 18, per gli appassionati della chitarra, con il solo dell'americano Ralph Towner, autentica icona dello strumento a corde, che si esibirà nell'inedita cornice del parco eolico di Tula.
 

  • Da giovedì i concerti serali in Piazza del Popolo: si comincia con Ornette Coleman

A Berchidda, in serata (ore 21:30) si accendono per la prima volta i riflettori in Piazza del Popolo. A inaugurare la serie di concerti sul palco centrale del festival, un nome davvero storico: Ornette Coleman, il padre del free jazz, il movimento musicale (ma non solo), che rivoluzionò il corso della musica afroamericana tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta. Coleman, che lo scorso marzo ha compiuto ottant'anni, approda a Time in Jazz in quartetto con Al MacDowell al basso elettrico, Tony Falanga al contrabbasso e con il figlio, Denardo Coleman, alla batteria, per proporre un progetto originale dedicato al tema del festival.
 

Altri grandi protagonisti del jazz sono attesi sul palco di Piazza del Popolo nelle serate successive. Venerdì 13, nel primo set (ore 21:30), Paolo Fresu rinnova il suo incontro con il chitarrista Ralph Towner fissato di recente sulle tracce dell'album "ChiaroScuro" (per la ECM). La seconda parte della serata (ore 23 circa) porta invece al centro dei riflettori Big Air, l'eccezionale quintetto anglo-americano guidato dal trombettista Chris Batchelor (ex Loose Tubes) e dal sassofonista Steve Buckley, con Myra Melford al piano, Oren Marshall al basso tuba e Jim Black alla batteria.

 

 

Doppio set anche la sera dopo (sabato 14). Apre il duo di Maria Joao, cantante portoghese dotata di formidabili mezzi vocali, con il pianista e compositore Mario Laginha. A seguire (ore 23), ancora una figura di rilievo assoluto per il jazz "made in Italy", Enrico Rava: con cinquant'anni di attività, più di cento dischi all'attivo (una trentina dei quali da leader) e un bagaglio di esperienze vasto e prestigioso, è probabilmente il jazzista italiano più conosciuto al mondo. Il trombettista torinese (ma è nato a Trieste nel 1939) arriva a Berchidda alla testa del suo nuovo quintetto illuminato dalla stella del trombonista Gianluca Petrella, con Giovanni Guidi al pianoforte, Pietro Leveratto al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria, per proporre un progetto ad hoc.
 
L'ultima serata sul palco di Piazza del Popolo (domenica 15 agosto), come sempre a Time in Jazz, è a due facce. Si comincia (alle 21:30) con un concerto ancora "stricto sensu": al centro dei riflettori il tunisino Dhafer Youssef, virtuoso dell’oud (il liuto arabo) e cantante dalla straordinaria estensione vocale, una delle figure più interessanti della scena musicale degli ultimi tempi, capace di mescolare la tradizione musicale Sufi con idee e influenze di ogni altro genere, soprattutto con il jazz. Con lui il suo quartetto acustico, con Chris Jennings al contrabbasso, Mark Guiliana alla batteria e Tigran Hamasyan, giovanissimo (classe 1987) e assai promettente pianista armeno.
 
Poi, tolte poltroncine e transenne e aperta la piazza anche al pubblico non pagante, la seconda parte della serata (ore 23 circa) ospita come ogni anno la festa finale: sul palco, a menare le danze, GirodiBanda per l'occasione in formato "allargato", con i suoi diciotto elementi affiancati stavolta dal gruppo Opa Cupa.

 

 

 

  • Gli altri concerti


Nel frattempo, più di uno dei volti attesi sul palco centrale di Piazza del Popolo avrà dato prova di sé anche nelle location campestri dei concerti diurni. La mattina di venerdì 13 (ore 11), alle Fonti di Rinaggiu di Tempio Pausania, ecco dunque - "in prestito" dal quintetto di Enrico Rava - il pianista Giovanni Guidi, giovane (classe 1985) e promettentissimo talento, membro della Cosmic Band di Gianluca Petrella, dei quartetti di Mauro Negri e di Lello Pareti, del trio di Fabrizio Sferra, nonché leader di propri gruppi. E nel pomeriggio (ore 18), ecco scendere in campo proprio Enrico Rava nella Chiesa di San Bachisio, a Telti - altro nuovo ingresso in questa edizione di Time in Jazz - per un duo acustico di straordinaria caratura col trombonista Gianluca Petrella.

 
Si presenta ricca di appuntamenti anche la giornata di sabato 14, con la voce di Cristina Zavalloni accompagnata da Andrea Rebaudengo a Ittireddu (Chiesa di Santa Croce - ore 11). Il duo lavora principalmente sul repertorio del Novecento e contemporaneo con particolare interesse al materiale di origine popolare. In questa esplorazione, la cantante bolognese e il pianista pesarese riportano le esperienze accumulate nella frequentazione di altri linguaggi musicali.

Nel pomeriggio si rinnova all'Agnata (Tempio Pausania) l'attesissimo tributo a Fabrizio De Andrè (ore 18), che quest'anno vedrà protagonista Teresa De Sio, la cantautrice napoletana che si ispira da anni al repertorio della musica popolare, accompagnata Egidio Marchitelli alla chitarra acustica, Her al violino e Upapadia alle percussioni.
  

 

Ancora un duo voce-pianoforte, la mattina di Ferragosto (ore 11) nella chiesetta di San Michele, nelle campagne di Berchidda: reduci dall'esibizione della sera prima in piazza del Popolo, Maria Joao e Mario Laginha sono i protagonisti del concerto che precede il consueto appuntamento di Ferragosto con il pranzo tipico berchiddese. Un'occasione per apprezzare il gusto autentico della cucina locale.
 
Altra tradizione isolana, la gara poetica (a cura di Paolo Pillonca) che nel pomeriggio (ore 18), nella vicina chiesetta di Santa Caterina, vedrà confrontarsi sul tema dell'aria i poeti improvvisatori Mario Masala e Bruno Agus con l'accompagnamento del Tenore "Santa Sarbana" di Silanus.
 
Completano gli appuntamenti musicali le street parade di GirodiBanda, tutti i giorni al tramonto per le strade di Berchidda, a far da prologo ai concerti serali in piazza del Popolo.

Musica non da ascoltare ma di cui parlare, il 16 a mezzogiorno: in Piazza Funtana noa si presenta "Sardinia Jazz", libro recente di Claudio Loi (per i tipi dell'Aipsa Edizioni) che fotografa con "amore e dedizione" (parole di Fresu) il jazz in Sardegna negli anni zero.
 
Fra teatro e musica il primo evento della serata: alle 21, negli spazi dell' Ex-Caseificio “La Berchiddese”, va in scena "Marea - La vita in ogni respiro", un "racconto in stereofonia" per due attori, Giancarlo Biffi e Pierpaolo Piludu della compagnia cagliaritana Cada Die, e un musicista, Tommaso Novi, scandito da momenti di parole e suoni provenienti direttamente dalle lingue originarie dei tre artisti: il logudorese per Piludu, il dialetto lombardo per Biffi e il fischio musicale per Novi. Una co-produzione originale di Time in Jazz con Cada Die Teatro e Ambria Jazz Valtellina.

Infine (intorno alla mezzanotte) sipario sul festival con il gruppo formato dai migliori allievi dell'ultima edizione dei Seminari jazz di Nuoro: quest'anno sotto la denominazione di The close far collective si riconosce l'ottetto di Laura Avanzolini (voce), Stefano Lanza (flauto traverso), Federico Pascucci (sax contralto), Federico Pierantoni (trombone), Marco Giongrandi (chitarra), Andrea Candela (pianoforte), Pietro Martinelli (contrabbasso) e Giovanni Campanella (batteria).
 


Il festival rinnova anche quest'anno il suo impegno a favore dell'ambiente attraverso le varie iniziative raccolte sotto l'insegna di "Green Jazz": un progetto di sensibilizzazione che mira, in particolare, a ridurre l'impatto ambientale della manifestazione sul territorio e sulle risorse naturali, e a richiamare l'attenzione sui temi del risparmio energetico, dell'uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell'abbattimento delle emissioni di CO2.
 
Sul tema sensibile della riduzione delle emissioni di CO2, proseguono in questa edizione alcune delle iniziative proposte l'anno scorso: "Musica a pedali", in collaborazione con Atala, metterà a disposizione del pubblico delle biciclette per spostarsi da un concerto all’altro. Alla riduzione dei gas inquinanti mira anche "Motori a strappo", un progetto di car-sharing rivolto a chi, durante i giorni del festival, percorre in macchina decine di chilometri per raggiungere i diversi luoghi dei concerti.

In collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Berchidda proseguirà poi l’iniziativa dedicata alla raccolta differenziata dei rifiuti: le isole ecologiche di "Green Jazz", spazi supplementari allestiti in paese che ospiteranno i contenitori per la raccolta differenziata del vetro, del cartone e della plastica.

Sono invece una novità tre importanti progetti di ecosostenibilità che verranno portati avanti durante il festival grazie alla collaborazione dell'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Olbia Tempio, nell'ambito della campagna "Insieme per l'Ambiente"”: tre interventi concreti che mirano alla riduzione dell'impatto ambientale del festival e a sensibilizzare il pubblico attraverso la riduzione dell'utilizzo della plastica, la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti.

A Berchidda saranno inoltre allestiti i “Green Corner”, stand dedicati ai partner e agli sponsor dei progetti "Green Jazz", per dare informazioni sulle varie campagne di sensibilizzazione condotte durante il festival e far conoscere le diverse iniziative e i soggetti coinvolti attraverso materiali informativi, stampati, video, etc.

E ancora: in collaborazione con l'Associazione Isola Verde di Alghero, attiva da anni nel territorio isolano sarà realizzato  "Leggeri come l'Aria", un laboratorio creativo di educazione ambientale, a cura di Fiorella Gargiulo e Annalisa Masala, dedicato ai bambini di età compresa tra i sette e gli undici anni, in cui saranno affrontate tematiche e attività differenti, ma sempre aventi come filo conduttore l’aria, la natura, il suono, rivisti attraverso la percezione sensoriale vissuta dai bambini.

La mattina di Ferragosto, infine, prima del concerto di Maria Joao e Mario Laginha nella chiesetta di San Michele, Time in Jazz dedica un momento di riflessione alle politiche ambientali, in particolare alle fonti di energia alternative e rinnovabili e all'abbattimento delle emissioni di CO2. Saranno infatti questi i temi portanti dell'incontro con Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, che illustrerà i risultati dello studio “Energy[R]evolution", commissionato da Greenpeace e dall'European Renewable Energy Council (EREC): uno studio che dimostra come le energie “verdi” possano aiutare l'Europa a guadagnare competitività nella sfida tecnologica globale, tagliando, allo stesso tempo, i crescenti costi dell'energia, creando occupazione e abbattendo le emissioni dannose.

 

  • Altri eventi


Intorno al tema dell'Aria ruota anche l'immancabile rassegna di film e documentari curata dal regista Gianfranco Cabiddu, che affiancherà come di consueto il programma musicale del festival e che prende in prestito il titolo da una famosa canzone dei primi King Crimson: "I talk to the wind". Il calendario propone lavori cinematografici molto diversi tra loro, per natura dei supporti, per tecniche di racconto e per temi. Dal film di fiction ai cortometraggi, dai documentari ai film sperimentali e di videoarte. C'è un film gioioso e frenetico come "Guca - Voyage au pays de la trompette d’or", di Jean-François Lebossé, un rutilante viaggio a perdifiato fra le fanfare balcaniche. E c'è "Cagliari... Appunti di vista", un racconto poetico di Federico Boy e Antonello Zanda tra i muri del capoluogo sardo ammutoliti dal maestrale. Si resta in Sardegna anche con "Aria, una nuova linea su una parete vergine", dove due grandi alpinisti come Pietro Dal Pra e Lorenzo Nadal “cercano” una nuova via di arrampicata lungo una parete a picco sul mare nel Supramonte. Poi sarà la volta di due pluripremiati cortometraggi di Francesco Cabras, "Pale Eoliche", l'uno girato in Sardegna, l'altro in Toscana, che, come in una rapsodia di immagini e musica, raccontano lo scorrere del tempo vicino a delle pale eoliche, appunto. "Strane Storie", di Sandro Baldoni, è invece un film a soggetto, ironico e surreale, ambientato in un futuro terribile e possibile. Infine "Io e il Vento", ultimo, struggente messaggio cinematografico del grande cineasta Joris Ivens.

Se la rassegna di cinema rappresenta un appuntamento consueto di Time in Jazz, novità di quest'anno è invece "'Il cuore dei jazzisti", una "cronistoria giornaliera semidelirante del festival e dei suoi dintorni", curata ogni sera dallo scrittore sardo Flavio Soriga: un viaggio nella storia di Time in Jazz attraverso il racconto di personaggi e interpreti di uno degli eventi culturali più attesi dell'estate sarda: "Curiosità, fatti accaduti e sognati, incontri e apparizioni: venti minuti di reading veloce come un assolo di Fresu, leggero come un pallonetto di Zola, esilarante come un assolo di Emanuele Filiberto".
 
Ancora una volta Time in Jazz propone poi uno spazio dedicato alla danza contemporanea e collegato al tema di questa edizione. Nel laboratorio che si svolgerà dal 12 al 16 agosto all’ex-caseificio “"La Berchiddese”" (dalle ore 15,30 alle ore 17,30), i partecipanti saranno guidati dalla danzatrice e coreografa Ornella D’Agostino e dalla danzatrice-acrobata Elena Annovi in un percorso che indaga la qualità anatomica, simbolica e dinamica dell’elemento aria, con il contributo di Tiziano Lamantea, breath trainer che guiderà un lavoro su postura, respirazione e atti motori. Con l'artista performer Josephine Sassu, il 16 agosto “Arie mobili” incontrerà anche l’arte visiva.

La partecipazione al laboratorio prevede una quota di 50 euro (per informazioni e iscrizioni: tel. 079.703007 - cell. 320.3874963 - email: info@timeinjazz.it). Il lavoro svolto nel corso del laboratorio continuerà con il gruppo di Movimenti Urbani: un progetto di formazione artistica interregionale, sostenuto dal Ministero delle Politiche Giovanili, a cura di Carovana S.M.I. in collaborazione con Time in Jazz e diretto da Ornella D’Agostino. Il light designer Gianni Melis accompagnerà il gruppo in un indagine che esplora le relazioni tra luce, corpo e spazio pubblico. Il gruppo di artisti lavorerà (sempre negli spazi della “Berchiddese”) per orchestrare "Arie Mobili" di corpi che transiteranno in estemporanea in alcuni siti caratteristici del paese.

Tra le altre iniziative che arricchiranno il festival, un bookshop, sempre a tema, alla cui realizzazione hanno aderito le case editrici Aipsa, Il Maestrale, Ilisso e le librerie Koinè e Max 88: un'ulteriore occasione per riflettere e documentarsi sui vari aspetti che interessano il tema centrale di questa edizione numero ventitré di Time in Jazz.

Ma ci sarà spazio anche per il gusto del palato. Con il patrocinio dell'Assessorato regionale dell'Agricoltura e Riforma agro-pastorale e la collaborazione dell'Assessorato alle attività produttive della Provincia Olbia-Tempio, Time in Jazz rafforza il suo legame col territorio attraverso due progetti che puntano sulla promozione delle risorse enogastronomiche e le realtà produttive della Sardegna e di Berchidda. Il primo, "I percorsi del gusto", prevede l'allestimento a Berchidda di uno stand espositivo per i prodotti e le aziende isolane, con  incontri a tema, presentazioni di ricette, degustazioni, mentre una sezione itinerante del progetto porterà le specialità enogastronomiche nei luoghi del festival, tra montagne, chiese campestri e antiche fontane. Uno spazio particolare sarà invece riservato ai produttori locali con "Berchidda produce", uno stand che metterà in vetrina il prezioso patrimonio – spesso ancora da scoprire – delle tipicità agroalimentari del territorio berchiddese (vini, salumi, formaggi, olive, dolci, liquori).

Come già l'anno scorso, l’UNESCO, la massima istituzione mondiale in materia di tutela e valorizzazione della cultura, attraverso il CNI (Commissione Nazionale Italiana per L’UNESCO), ha deciso di conferire al festival il suo patrocinio, a conferma del carattere eccezionale di questo evento. Evento che si rinnova per la ventitreesima volta grazie all'indispensabile sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione Banco di Sardegna, del Comune di Berchidda, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo), dell'Unione Europea (CARAS), della Provincia di Olbia-Tempio, della Comunità Montana del Monte Acuto, e dei Comuni di Codrongianos, Ittireddu, Mores, Olbia, Osilo, Pattada, Sassari, Sorso, Telti, Tempio Pausania e Tula.

Come sempre nutrito anche lo stuolo di enti e aziende che contribuiscono e collaborano alla riuscita del festival: Banco di Sardegna, Ente Musicale di Nuoro, i-jazz, NuBeS, Ambria Jazz, Cada Die Teatro, Carovana smi, Associazione Isola Verde, Bimora, Greenpeace, Fondazione Fabrizio De André, 3A Arborea, AIPSA Edizioni, Allianz Lloyd Adriatico, ARPER, AutoOggi, Cantina Sociale Giogantinu, Carta Giovani, Clarin Italia, Dedicare, Distilleria Lucrezio R, Dolci Tradizioni, FAB Autoservizi, GEASAR, Ilisso, Il Maestrale, Il Menù di Elia Saba, Jazz Hotel, Koiné, La Fumosa Vivaistica, MAX 88, Meridiana fly, Crasta Nuova Casearia, Pensieri Floreali, Pianezzi Francesco S.n.c., Pincar, Rau Arte Dolciaria, RR Orafi, Sardinia Ferries, Secauto, Serre Gabriele Soddu, Su Senabrinu, Vivaticket.
  
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito tranne i concerti serali in programma a Berchidda. Per maggiori informazioni si consiglia di telefonare al numero
079 70 30 07 e di consultare il sito del festival all’indirizzo
lnx.timeinjazz.it.


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