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1. Il calendario
2. Il programma
3. Paolo Fresu: Venti parole per dir e... venti
4. Paolo Fresu: Vinti paraulas pro narrer e... venti
5. Una carta prepagata per una ricorrenza speciale
6. Progetti speciali
7. Biglietti e abbonamenti
8. I partner di Time in Jazz 2007
9. Gli amici di Time in Jazz 2007
9. Tabloid
 
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2. Il programma  
Festival internazionale
TIME IN JAZZ
XX edizione:
“...e venti!”
Berchidda (prov. Olbia-Tempio), 10>16 agosto 2007
 
 
 
 
E’ un’edizione speciale di Time in Jazz quella che prende il via questo venerdì (10 agosto) per andare avanti fino a giovedì 16: il festival ideato e diretto da Paolo Fresu nella sua Berchidda (prov. Olbia-Tempio) e in altri centri più o meno vicini del Logudoro e della Gallura, celebra infatti la sua ventesima volta. Una ricorrenza importante per una manifestazione cresciuta nel corso degli anni fino a diventare uno degli eventi più apprezzati nel panorama italiano dei festival, capace di richiamare ogni estate migliaia di spettatori in questo angolo di Sardegna. Merito della sua formula all’insegna della qualità e dell’originalità che per sette giorni propone musica (ma non solo) dal mattino a notte fonda in luoghi "canonici" – come l’arena allestita nella piazza centrale di Berchidda, teatro dei concerti serali – ma anche in spazi più insoliti, come i boschi e gli scenari naturali del Limbara, o le chiesette rupestri nelle campagne del paese e degli altri centri coinvolti: Ozieri, Tempio Pausania, Oschiri, Pattada, Nughedu San Nicolò e Golfo Aranci.
 
Per festeggiare le sue venti candeline, Time in Jazz abbandona per una volta la consuetudine di riconoscersi in un tema caratterizzante, comune ai diversi appuntamenti di ogni edizione: e così, sotto il semplice titolo "...e venti!", allestisce invece un cartellone più "aperto", con artisti e progetti in arrivo per la prima volta da queste parti accanto ad altri legati invece alla "storia" del festival. E, su tutti, Paolo Fresu, il suo ideatore (nel 1988) e direttore artistico, nonché presidente dell’associazione culturale Time in Jazz che lo organizza: sarà infatti l'"enfant du pays" il principale protagonista di questa edizione della kermesse berchiddese, dove è atteso da una dozzina di esibizioni nell'arco di sette giorni, con formazioni e progetti diversi: un'occasione per apprezzare tante facce dell’intensa e multiforme produzione artistica del trombettista sardo, cresciuta in parallelo con il "suo" festival.
 
  • PRIMI APPUNTAMENTI
Sarà proprio Paolo Fresu ad inaugurare il festival, venerdì mattina (10 agosto) con un concerto navale a bordo del traghetto della Sardinia Ferries in partenza da Livorno (ore 8:15) alla volta di Golfo Aranci (arrivo alle 14:30). Con lui, ad accompagnare in musica la traversata dal Continente verso la Sardegna, ci sarà la Kocani Orkestar, una delle più note e coinvolgenti fanfare balcaniche in circolazione. Il gruppo macedone sarà un'altra presenza "di casa" nei prossimi giorni a Berchidda: terrà infatti banco durante tutto il festival con le sue quotidiane parate per le vie del paese, prima dei concerti serali. E incontrerà ancora Paolo Fresu, la sera di ferragosto, insieme a un altro grande jazzista sardo, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, per rinnovare la fortuna di una collaborazione che dura da quattro anni, e regalare la giusta colonna sonora alla consueta festa finale di Time in Jazz.
 
Nel frattempo, tanta altra musica si sarà ascoltata nei giorni precedenti a Berchidda e dintorni. E allora, riprendendo il filo dalla giornata inaugurale - venerdì 10 -, poche ore dopo lo sbarco dalla nave, Time in Jazz vive il suo primo appuntamento in terra ferma: alle 18, nella Cantina del Vermentino a Monti (a una quindicina di chilometri da Berchidda), suona la Scraps Orchestra: musica e canzone d’autore, non senza riferimenti al jazz, per questo originale sestetto mantovano attivo da una quindicina d’anni.
 
I giochi per il ventesimo Time in Jazz entrano nel vivo sabato (11 agosto) fin dalle prime luci del giorno: alle sei meno un quarto del mattino, fra le rocce del Monte Limbara, va infatti in scena l’ormai consueto concerto all’alba. Ad accompagnare il sorgere del sole saranno stavolta le note del bandoneon, lo strumento a mantice tipico del tango, qui fra le mani di due autentici specialisti: il marchigiano Daniele di Bonaventura e l’argentino César Stroscio, classe 1943, uno che a dieci anni incideva già il suo primo disco.
 
Musica fra treni e binari: la mattina di sabato 11 prosegue con un altro appuntamento diventato abituale, grazie alla collaborazione con Trenitalia e RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Protagonista quest’anno un artista davvero ad hoc, se si parla di note e rotaie, il cantautore ed ex capostazione (a Cuneo) Gian Maria Testa. Si esibirà alle 10 sotto le pensiline della stazione di Chilivani e fino alla partenza del treno diretto a Olbia, dove il pubblico lo ritroverà, all’arrivo (ore 11:45 circa), già in azione per la seconda parte di questo originale concerto tappe dal titolo emblematico: "Canzoni a vapore". E sul treno, ad accompagnare i viaggiatori-spettatori da Chilivani a Olbia, la musica di Paolo Fresu e le "parole meticce in movimento" di Donpasta.
 
Nel pomeriggio di sabato (ore 18) si inaugurano invece i concerti nelle chiese campestri: ad aprire la serie, in quella di San Lorenzo, a Tempio Pausania, il solo di uno fra i più ricercati pianisti della scena jazz europea, il genovese Dado Moroni. La bella basilica di Sant’Antico di Bisarcio, nelle campagne di Ozieri, ospita invece in serata (ore 21:30) "Mistico Mediterraneo", un progetto di Paolo Fresu che incontra qui il bandoneon di Daniele di Bonventura e la tradizione dei canti polifonici della Corsica, incarnata dal coro A Filetta.
 
Un deciso cambio di registro attende il trombettista sardo l’indomani mattina - domenica 12 - alle 11: nella chiesetta di San Michele, vicino a Berchidda, si rinnova infatti il suo incontro con l’attrice Lella Costa. Il titolo della loro performance, "Sulla terra leggeri", parafrasa quello di uno dei più noti romanzi di Sergio Atzeni, lo scrittore sardo scomparso nel 1995 (a soli quarantatré anni). Musica e letture saranno però ispirate non solo all’autore di "Bellas Mariposas" e "il figlio di Bakunin", ma anche alle opere di altri scrittori.
 
Nel pomeriggio (ore 18), tappa a Pattada per il concerto di Dhafer Youssef e Nguyen Le nella chiesa di San Giovanni: il canto e l’oud (il liuto arabo) del musicista tunisino incrociano i suoni elettrici del chitarrista franco-vietnamita in un affascinante gioco di sonorità e atmosfere diverse, tra oriente e occidente.
 
  • I CONCERTI SERALI IN PIAZZA DEL POPOLO
Ma domenica 12 sarà soprattutto la data di apertura dei concerti serali, clou di Time in Jazz, sul palco centrale del festival, nella Piazza del Popolo a Berchidda. A salirvi per primi (ore 21:30) tre autentici alfieri del jazz transalpino: il clarinettista Louis Sclavis, il contrabbassista Henry Texier e il batterista Aldo Romano. Un trio nato nel 1990 per una tournée in Africa e che al Continente Nero ha legato anche i suoi passi successivi, compresi i tre dischi fin qui registrati: dal primo, "Carnet de routes", prende in prestito il titolo del concerto berchiddese dei tre musicisti francesi.
 
Poi (intorno alle 23) riflettori puntati su un autentico "supergruppo" nato proprio sul palco di Time in Jazz nel 2001: l’Italian Trumpet Summit. Come suggerisce il nome, è la tromba il simbolo della formazione: e sono infatti cinque stelle dello strumento a pistoni – Paolo Fresu, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini e lo svizzero Franco Ambrosetti – a costituirne la "front line", sostenuta dal pianoforte di Dado Moroni, da Piero Leveratto al contrabbasso e dalla batteria di Stefano Bagnoli. Temi, riffs e arrangiamenti al fulmicotone per un’autentica festa del jazz.
 
Un altro organico particolare apre la serata di lunedì 13 (sempre alle 21:30): la PMJO - Parco della Musica Jazz Orchestra, formazione residente della Fondazione Musica per Roma all’Auditorium. Nata due anni fa e diretta da un musicista del calibro di Maurizio Giammarco, schiera un organico di diciassette elementi, con larga prevalenza di fiati, e si presenta come un "laboratorio musicale permanente". Nella sua ricerca spazia dal jazz orchestrale classico alla musica colta, dalle musiche etniche ai suoni delle metropoli multiculturali. Appartiene proprio a questo versante di indagine il progetto "Napoli Jazz Espress" che ha debuttato lo scorso gennaio ed è dedicato alla città del Vesuvio come crocevia di razze e culture. Per cantare quest’idea propositiva di Napoli, la PMJO ha chiamato un grande protagonista della scena musicale partenopea, Raiz, ex voce degli Almamegretta. A Berchidda il progetto approda con un titolo ritoccato, "Napoli Jazz Espress... con zucchero di Sardegna", aggiungendo come dolce "zolletta" una delle voci più belle della musica isolana fra tradizione e innovazione, la cantante Elena Ledda.
 
Si annuncia dunque scoppiettante la sera di lunedì 13. Anche perché sul palco di piazza del Popolo planerà subito dopo la Funk Unit del trombonista (e vocalist) svedese Nils Landgren: un asso dello strumento a coulisse, qui alla guida di una formazione (Magnum Coltrane Price, tastiere e rap; Calle von Schoenberg, chitarra; Roberto Di Gioia, piano e tastiere; Wolfgang Haffner, batteria) che, come suggerisce il nome, ha scelto i suoni e i ritmi trascinanti del funky come proprio campo d’azione.
 
Tutta all’insegna di Paolo Fresu la serata di martedì 14: lo annuncia chiaramente, e con ironia, il titolo che la contraddistingue: "Le Fresiadi". E per il trombettista berchiddese sarà un’autentica maratona, di volta in volta alle prese con otto diverse formazioni che si avvicenderanno sul palco. Tre diversi trii: con Dhafer Youssef e Nguyên Lê, con il cantante David Linx e il pianista Diederik Wissels, e con Antonello Salis e Furio Di Castri sotto le insegne del P.A.F. Lo ascolteremo con due quartetti: l’Angel che si ricompone una tantum per questa serata berchiddese, e il più recente Devil Quartet. Naturalmente non mancherà all’appuntamento il quintetto "storico", la formazione più longeva, blasonata e prolifica fra quelle intestate al trombettista. Ci sarà anche il progetto "Kind of Porgy and Bess", rilettura molto personale del Miles Davis che rileggeva Gershwin, e per ultimo un festoso embrassons-nous finale con tutti i musicisti di questa serata speciale sul palco.
 
La festa finale della sera di ferragosto, come già detto, vedrà invece il trombettista insieme ad Antonello Salis e la Kocani Orkestar. Ma in apertura la scena sarà tutta per Ivan Segreto, in arrivo a Berchidda fresco reduce dall’uscita del suo nuovo disco, "Ampia", e alla guida di un quartetto che, accanto alla sua voce e al suo pianoforte, vede Daniele Camarda al basso elettrico, Christian De Cicco alle chitarre e Pino Li Trenta alla batteria. Il cantautore, compositore e pianista siciliano (di Sciacca), vanta già due album apprezzati da critica e pubblico: quello del debutto "Porta Vagnu" (del 2004) raccoglie un buon successo commerciale e la nomination al Premio Tenco tra le Opere Prime. Il secondo, "Fidate correnti", uscito l’anno dopo, rappresenta bene la crescita artistica di Ivan Segreto, i cui punti di forza stanno nella capacità di amalgamare con eleganza jazz e melodia, con testi particolarmente poetici ed evocativi.
 
  • GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Quando i riflettori si spegneranno per l’ultima volta in piazza del Popolo, il festival avrà intanto sfogliato tante altre pagine di questa sua ventesima edizione. Fra i protagonisti, alcuni dei musicisti al centro dei concerti serali. Ecco allora il trio Texier – Sclavis – Romano esibirsi la mattina di lunedì 13 (ore 11) fra gli alberi della foresta demaniale "Monte Limbara Sud", sopra Berchidda. A precedere il concerto, la presentazione (ore 10:30) di "Itinerari sul Limbara", una guida all’escursionismo e all’arrampicata in queste zone, scritta da Marco Marrosu.
 
Reduce dal concerto della sera prima con la sua Funk Unit, il pomeriggio di martedì 14 (ore 18) si rivedrà in azione Nils Landgren, stavolta in duo con il pianista Roberto Di Gioia nel suggestivo scenario della chiesa di Sant’Antonio Abate a Nughedu San Nicolò, paesino a pochi chilometri da Ozieri. Dopo aver dato il loro contributo alle "Fresiadi", ritornano in scena anche David Linx e Diederik Wissels, ma nella loro dimensione più abituale del duo: il pomeriggio di Ferragosto, alle 18, nella bella Chiesa di Nostra Signora di Castro, nelle campagne di Oschiri.
 
Ritornano anche Paolo Fresu e Lella Costa, ma affiancati da Gian Maria Testa, per un altro evento ormai diventato d’abitudine: l’omaggio a Fabrizio De Andrè nei giardini dell’Agnata, la località nei pressi di Tempio Pausania che il cantautore genovese elesse a uno dei suoi luoghi di ritiro preferiti: lunedì 13 alle 18.
 
Consueto è pure l’appuntamento del mattino di Ferragosto al Museo del Vino di Berchidda: alle 11 si presenta una produzione recente del panorama discografico isolano. Al centro dell’attenzione, quest’anno, un libro e un disco insieme, "Sante & Sciamane", della cantante Clara Murtas. Edita da Condaghes, la pubblicazione analizza il multiforme archetipo della donna sarda attraverso una piccola antologia di immagini raccolte curiosando fra la cultura popolare e la letteratura isolana. Mentre il disco raccoglie quattordici canzoni, con testi quasi tutti di tradizione orale, che raccontano quanto la donna si ponga fra il corpo e l’anima, fra il concreto e l’astratto, il terreno e il soprannaturale. Canzoni di cui Clara Murtas – dopo aver presentato con l’antropologo Placido Cherchi il suo lavoro - offrirà a Berchidda un saggio dal vivo (intorno a mezzogiorno), facendosi accompagnare dalla chitarra di Battista Giordano, dalla pianista Irma Toudjian e dal violoncello di Stella Veloce.
 
Il Museo del Vino (da venerdì 10 domenica 12) e poi il Belvedere (da lunedì 13 mercoledì 15) saranno le sedi di un altro momento immancabile di ogni edizione del festival: il jazz club che ogni notte, dopo i concerti serali, suggella un’intensa giornata di musica. Per tradizione, a tenere banco è il gruppo formato, grazie ad un’apposita borsa di studio, da alcuni allievi dell’ultima edizione dei Seminari di Jazz di Nuoro. Quest’anno è il turno di Maria Cristina Cameli (voce), Marcello Burdese (tromba), Tommaso Starace (sax), Gianni Di Benedetto (sax), Marcello Lupoi (pianoforte), Roberto Chiriaco (contrabbasso) e Daniele Bove (batteria), raccolti sotto le insegne del F.U.T.A. Jazz Ensemble.

Altri artisti della scena, oltre a Lella Costa, attendono Paolo Fresu: la mattina di martedì 14 (alle 11), nella chiesetta di Santa Caterina, fuori Berchidda, il trombettista affiancherà Marco Baliani, grande interprete del teatro di narrazione, nel suo "Kohlhaas", un monologo tratto dal "Michael Kohlhaas" di Heinrich von Kleist. E sarà poi accanto all’attore Pierpaolo Piludu in "Sos laribiancos", uno dei piatti forti della vasta produzione della compagnia Cada Die di Cagliari, tratto da un classico della letteratura isolana, "Quelli dalle labbra bianche" del compianto Francesco Masala. In scena nei giardini della Casa di Riposo per Anziani di Berchidda, la mattina del 16 agosto (alle 11), ultimo giorno del festival.
 
L’ultimo giorno, al tramonto, regala ancora un concerto legato al teatro: protagonista, nei pressi del Monte Acuto, il quintetto di Paolo Fresu con il mimo spagnolo Joan Minguell. Un incontro dal sapore speciale perché proprio da un’estemporanea esibizione a Berchidda degli stessi artisti, nel 1987, nacque l’idea di quello che, di lì a poco, sarebbe diventato il festival Time in Jazz.
 
Festival che, sempre il 16, conclude in serata il "viaggio" della sua edizione numero venti tornando al suo punto di partenza: alle 21, a Golfo Aranci, la Kocani Orkestar saluta in musica la Sardegna prima di imbarcarsi sulla nave che la riporterà nel "continente".
 
Volti noti che si ritrovano, dunque, a Time in Jazz accanto ad altri che approdano invece in quest’angolo di Sardegna per la prima volta. Fra questi ultimi c'è anche Nick The Nightfly, il noto conduttore di Radio Montecarlo, chiamato a introdurre le serate del festival. E c'è Don Pasta, "gastrofilosofo musicale" autore di spettacoli, eventi e dj set che mescolano musica e cibo, parole, suoni e gusto del palato. Lo suggeriscono anche i titoli dei suoi progetti, "Food sound system", "In the food for love", "Dark side of the food", di cui presenterà qualche estratto durante Time in Jazz, in luoghi e momenti diversi, ora da solo ora con i Gastronauts (una coppia di cuochi che ama mescolare gastronomia, video e musica underground).
 
  • IL PROGETTO ARTI VISIVE
Musica ma non solo a Time in Jazz: accanto ai tanti concerti, il festival aprirà la consueta finestra sull’arte contemporanea nazionale ed internazionale: performance, mostre ed eventi espositivi in luoghi e spazi differenti di Berchidda (spazi deputati o recuperati e prestati all’arte) raccolti sotto il marchio PAV, il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, quest’anno alla sua decima edizione.
 
Tanti, come sempre, gli eventi espositivi in programma. La consueta rassegna dedicata alla sperimentazione contemporanea nazionale ed internazionale si intitola stavolta "inside/outside - ritmi del tempo". Curata da Giannella Demuro e Ivo Serafino Fenu, la mostra (dislocata in varie sedi) spazia tra fotografia, video e installazioni, con opere di Blue Noses, Coniglio Viola, Arnold Dall’O, Armin Linke e Amedeo Martegani, Masbedo, Luca Lumaca, Giorgio Lupattelli, Marotta e Russo, Nero Project, Erwin Olaf, Orlan, Pietro Sedda, Andres Serrano, Aldo Tilocca, Vedovamazzei, ZimmerFrei.
 
Si incentra invece sulle inusuali sonorità della pietra "Litofonie", la mostra multimediale delle sculture sonore di Pinuccio Sciola curata da Giannella Demuro con l’allestimento di Gianni Melis, realizzata in collaborazione con l’associazione isolasenzatitolo e il Comune di Sassari, visitabile nei Cortili di Casa Meloni.
 
Il tema della musica non verrà esplorato solo attraverso fotografiche, video e installazioni: oltre alla dimensione più propriamente espositiva, "inside/outside" propone infatti sotto il titolo "Lavori in corso" una serie di interventi, performance e progetti "site specific", in giro per il paese, progettati da Nero Project, Andrea Renzini, Pinuccio Sciola e ZimmerFrei.
 
Tutta incentrata sui giovani talenti emergenti è la rassegna "BabelFish", quest’anno intitolata "Pump up the volume", allestita a Casa Meloni Sanna da due giovani curatrici, Sonia Borsato e Lia Turtas, con opere di Arianna Callegaro, Paolo Carta, Raffaella Crispino, Enrico Meloni, Jacopo Miliani e Marcello Porcedda.
 
Come negli ultimi anni, alcuni artisti saranno presenti anche sul palco di piazza del Popolo con "Arte tra le note", scenografie d’autore realizzate appositamente per i concerti serali del festival da Maria Lai, Nero Project, Tim Rollins and K.O.S.
 
Il Museo del Vino racconterà il festival con tre diverse mostre: "e…venti", la storia di Time in Jazz ripercorsa attraverso i suoi manifesti; "10 anni di PAV", una selezione di opere di artisti esposti dal 1997 ad oggi nella rassegna berchiddese, molte delle quali provenienti dalla Collezione d’arte Contemporanea di Time in Jazz; "Stage/backstage", installazione collettiva che riproporrà il festival e i suoi artisti attraverso lo sguardo di professionisti e non della fotografia.
 
E sempre al festival sarà dedicato il progetto "H20" di Gianni Melis e Marco Quondamatteo, una videoinstallazione multimediale in progress ospitata nell’ex Cinema di Berchidda.
 
Visitabile in permanenza, inoltre, il progetto stabile del PAV "Semida", il Museo di arte ambientale con le opere di Clara Bonfiglio, Giovanni Campus, Bruno Petretto, Pinuccio Sciola e Monica Solinas, nato nello splendido scenario del Demanio Forestale del Monte Limbara in collaborazione con il Comune di Berchidda e l’Ente Foreste Sardegna.
 
Quest’anno, inoltre, il Museo Semida si arricchisce di una nuova opera, realizzata dall’artista Alex Pinna, che verrà presentata al pubblico lunedì mattina (13 agosto) in occasione del concerto del trio Romano – Sclavis – Texier al Demanio Forestale.
 
  • JAZZ & CINEMA
Al clima della ricorrenza si conforma anche la consueta rassegna di film curata dal regista Gianfranco Cabiddu, responsabile della sezione cinema di Time in Jazz, in programma tutti i pomeriggi alle 16 al Nuovo Cinema di Berchidda. Sotto il titolo "20 Kilometri di pellicola & Venti Festival" si riconosce dunque una piccola rassegna di documentari sulla kermesse berchiddese girati nel corso degli anni: "Jazz time in Berchidda", del 1999, "TiJ Della Musica", del 2001, e "Time in Jazz Doc" del 2004. Tre film molto diversi tra loro per stile, linguaggio e atmosfera, ma capaci di cogliere l’essenza del festival e la sua evoluzione. E visto il "tema" celebrativo l’aggiunta "fuori programma" di "Passaggi di Tempo", il docufilm di Gianfranco Cabiddu (del 2005) che racconta il viaggio di "Sonos ‘e Memoria", il progetto artistico nato nel 1994 dalle chiacchiere del regista sardo e Paolo Fresu proprio a Berchidda durante Time in Jazz.
 
  • ALTRE INIZIATIVE
Alcune iniziative faranno da supporto o da contorno ai vari momenti del festival per rendere più agevoli gli spostamenti e piacevole la permanenza. Dopo il successo dell’anno scorso, tornano gli incontri con la gastronomia locale: alcune case berchiddesi apriranno le loro porte al pubblico di Time in Jazz per proporre ogni giorno a pranzo i piatti tipici della cucina locale, preparati appositamente dai padroni di casa. I posti disponibili variano naturalmente a seconda della capienza della tavola domestica: anche per questo occorrerà prenotarsi telefonando al numero 334 14 85 072.
 
Sempre in tema di gastronomia, torna anche il pranzo tipico berchiddese nelle chiese campestri: domenica 12 nella Chiesa di San Michele (dopo la performance di Paolo Fresu e Lella Costa) e martedì 14 in quella di Santa Caterina (dopo il "Khoolhas" di Marco Baliani con Fresu), i rispettivi comitati locali organizzano il consueto rendez-vous dei jazzofili con la zuppa berchiddese, la carne, i dolci e il celebri vini della locale Cantina "Giogantinu". Il numero da chiamare per le prenotazioni, in questo caso, è quello del contact center di Dedic@re: 899 65 65 48.
 
E’ invece una novità di quest’anno il bus navetta che permetterà al pubblico di spostarsi comodamente lungo le diverse tappe del festival evitando di utilizzare la propria autovettura. A rendere più piacevoli i trasferimenti, la presenza a bordo di un "testimonial" di volta in volta diverso che racconterà storie, aneddoti o vicende legati ai luoghi incontrati lungo il tragitto. Per le prenotazioni vale ancora l'899 65 65 48.
 
  • BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Tutti gli spettacoli e le mostre sono ad ingresso gratuito tranne i concerti serali che si tengono in piazza del Popolo. Per la "Concert-Azione Navale" della Kocani Orkestar con Paolo Fresu a bordo della nave della Sardinia Ferries (venerdì 10) e per l’imbarco sul treno collegato al progetto "Canzoni a vapore" (sabato 11 – in collaborazione con Trenitalia e RFI - sono previsti invece i biglietti di viaggio.
 
I biglietti e gli abbonamenti per i concerti serali si possono acquistare presso la biglietteria allestita nei locali del Centro Sociale in Piazza del Popolo a Berchidda, dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.30. Dal 12 al 15 agosto lo stesso sportello sarà operativo in mattinata (dalle 10.30 alle 13,00), mentre nel pomeriggio aprirà la biglietteria nell’arena concerti: dalle 18.30 fino all’inizio della serata (ore 21.30).
 
  • CHI SOSTIENE TIME IN JAZZ
Anche per la sua ventesima edizione Time in Jazz allestisce dunque un cartellone fitto di appuntamenti e motivi di interesse. Un impegno reso possibile grazie al contributo delle Istituzioni che sostengono la manifestazione – Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo), l’Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e l’Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Olbia-Tempio, il Comune di Berchidda, la Comunità Montana del Monte Acuto, le Amministrazioni Comunali di Golfo Aranci Monti, Nughedu San Nicolò, Olbia, Oschiri, Ozieri, Pattada, Tempio Pausania, la Fondazione Banco di Sardegna, ma anche grazie alla collaborazione di un folto stuolo di enti e aziende: Ente Foreste della Sardegna, Banco di Sardegna, Fondazione Fabrizio De André, BES - Best Events Sardinia, Dedic@re, Sardinia Ferries, Trenitalia, RFI (Rete Ferroviaria Italiana), Meridiana, GEASAR, Cantina Sociale Giogantinu, Cantina Sociale Vermentino di Monti, Nuova Casearia, Rau Arte Dolciaria, Distilleria Lucrezio R, FAB Autoservizi, Pincar, AutOggi, Latte Arborea, Secauto, Acqua Smeraldina, WiFi Company, Pro Loco di Golfo Aranci, Meridiana, Musical Box, La Fumosa florvivaistica, Sardares, Geovillage, Geasar, Athena Informatica.
 
  • INFO
TIME IN JAZZ: tel. 079 70 30 07 – fax 079 70 31 49 – E-mail: info@timeinjazz.it
 
DEDIC@RE: tel. 899 65 65 48 (costo chiamata da rete fissa: 96 centesimi di euro al minuto + 12 centesimi di scatto alla risposta)
 
Info eventi BES – Best Events Sardinia: 800 88 11 88