GREEN JAZZ
Dal 2008 Time in Jazz porta avanti “Green Jazz”, un importante progetto di sensibilizzazione ecologica che mira a ridurre l’impatto del festival sull'ambiente e sulle risorse naturali del territorio, attraverso la realizzazione di eventi e progetti incentrati su alcune delle più attuali tematiche ambientali.
Lo stretto rapporto di Time in Jazz con la natura, che si manifesta specialmente in eventi come i concerti nei boschi del Limbara e nelle chiesette campestri, concretizzandosi anche nell'ambito delle arti visive con Semida, museo di arte e natura realizzato sul Monte Limbara in collaborazione con l’Ente Foreste della Sardegna, ha infatti portato a rafforzare l'impegno verso la sostenibilità ambientale, con l'inaugurazione di un ciclo tematico dedicato ai quattro elementi naturali – acqua, aria, terra e fuoco – e con la creazione di una serie di iniziative concrete collegate ai temi del risparmio energetico, dell’utilizzo delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell’abbattimento della CO2, etc. Green Jazz si è avvalso della collaborazione di partner e sponsor quali enti locali e aziende private, e del fondamentale apporto della comunità locale e del pubblico del festival, coinvolti attivamente in un percorso di consapevolezza che intende rendere Time in Jazz un festival sempre più in sintonia con l'ambiente.
Progetti e iniziative Green Jazz
Riduzione del consumo di energia elettrica (risparmio energetico e utilizzo di energie alternative)
“Light for music” (2009)
Il progetto ha avuto l'importante obiettivo di ridurre il consumo di energia elettrica attraverso l'utilizzo di energie alternative e di tecnologie a basso consumo.
Il fabbisogno di elettricità dei concerti in programma sul palco centrale in piazza del Popolo è stato in parte coperto dal conto energia del Comune di Berchidda, che produce energia solare grazie agli impianti fotovoltaici già attivi in alcuni punti del paese.
Per l'impianto audio-luci sul palco, progettato da Alberto Erre in collaborazione con Musical Box, sono stati utilizzati per la prima volta dei riflettori a led, capaci di produrre la stessa illuminazione dei proiettori tradizionali, ma con un consumo mediamente inferiore del cinquanta per cento. Anche l'amplificazione dei concerti campestri ha avuto un basso impatto grazie all'utilizzo di nuovi diffusori acustici a batteria sponsorizzati dalla ditta K Array. (partner: Comune di Berchidda, Alberto Erre, Musical Box)
Riduzione delle emissioni di CO2
“Clean Planet” (2008)
Grazie a CleanPlanet-CO2, un sistema di compensazione delle emissioni di Anidride carbonica progettato e realizzato dal gruppo internazionale Asja.biz, Time in Jazz ha annullato le emissioni di gas serra prodotte dagli spostamenti dello staff e degli artisti che hanno partecipato al festival.
A seguito del calcolo delle emissioni prodotte, è stato possibile l’annullamento di queste, attraverso un numero equivalente di "crediti di CO2 evitata": un credito equivale ad 1 Tonnellata di CO2.
(partner Asja.biz )
“Musica a pedali” (2009, 2010)
In collaborazione con Atala, sono state messe a disposizione del pubblico delle biciclette per spostarsi da un concerto all’altro, sia in paese, sia nelle vicine chiese campestri, proponendo una valida alternativa all'automobile per raggiungere, pedalando, i luoghi della musica e dell’arte.
(Partner: Atala, pubblico del festival)
“Motori a strappo” (2009, 2010)
Per evitare la creazione di ingorghi per raggiungere i diversi luoghi dei concerti, con un conseguente aumento delle emissioni di CO2, è stato realizzato un progetto di car-sharing (condivisione dell'auto) rivolto al pubblico del festival: attraverso la creazione di appositi punti di ritrovo in paese, si poteva approfittare del passaggio messo a disposizione da chi ha aderito all’iniziativa.
(Partner: pubblico del festival)
Riconversione e riciclo dei materiali - Riduzione dei rifiuti nell'ambiente - Raccolta differenziata
Le isole ecologiche di Green Jazz (2008, 2009, 2010)
In collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Berchidda prosegue l’iniziativa dedicata alla raccolta differenziata dei rifiuti: Le isole ecologiche di Green Jazz, spazi supplementari allestiti in paese, ospitano i contenitori per la raccolta differenziata del vetro, del cartone e della plastica. Alcuni volontari presidiano le isole ecologiche, contribuendo a ripulire il paese da eventuali rifiuti abbandonati, informando e sensibilizzando pubblico e visitatori sulle varie iniziative volte alla tutela dell’ambiente.
(Partner: Comune di Berchidda, pubblico del festival)
"Tutti bio per Terra" (2010)
Per le stoviglie delle mense del festival e di alcuni ristoratori presenti in paese, e per i bicchieri delle fontanelle pubbliche allestite in occasione del festival sono stati usati materiali alternativi completamente biodegradabili e compostabili come il Mater-Bi® (biopolimero derivante dall’amido vegetale prodotto dall'azienda Novamont), puntando alla riduzione dell'impatto ambientale creato dalla plastica.
(Partner: Assessorato all'Ambiente della Provincia di Olbia-Tempio - campagna “Sostenibilità e ambiente”; Novamont; ristoratori ed esercenti di Berchidda)
“Acqua dalla rete” (2010)
Per evitare sprechi e produzione eccessiva di bottiglie di plastica, sono state messe a disposizione gratuitamente alcune fontanelle alimentate dalla rete idrica, presso le quali sono stati forniti dei bicchieri in Mater-Bi®, materiale biodegradabile e non inquinante.
(Partner: Assessorato all'Ambiente della Provincia di Olbia-Tempio - campagna “Sostenibilità e ambiente”, Bimora, Novamont)
“Tiricicli di plastica” (2010)
Un secondo progetto di ecosostenibilità, ha puntato ad incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti avvalendosi della partnership dell'azienda Bimora: in un apposito stand è stato posizionato un compattatore per il recupero delle bottiglie di plastica, con un sistema che, attraverso una raccolta punti, permetteva di premiare gli utenti più virtuosi nello smaltimento dei rifiuti.
Il vantaggio per l'ambiente consiste nell'avere del materiale già differenziato e pronto per il riciclo, e nell'evitare la dispersione del rifiuto.
(Partner: Assessorato all'Ambiente della Provincia di Olbia-Tempio - campagna “Sostenibilità e ambiente”, Bimora, il pubblico del festival)
Sensibilizzazione ecologica e educazione ambientale
“Green Pulse/Case dal cuore verde” (2008)
Installazione visiva per il Festival Time in Jazz 2008 progettata e realizzata dal bioarchitetto Maria Paola Cau.
“Wake up clean up 2009” (2009)
Campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata dei rifìuti: realizzazione di merchansising a tema (magliette, accessori), apposizione di speciali bollini sulle bottiglie d'acqua, per esortare il pubblico a non abbandonare i rifiuti nell'ambiente.
(Partner: Acqua Smeraldina, il pubblico del festival)
“Green Corner” (2008, 2009, 2010)
Durante il festival, a Berchidda sono stati allestiti i “Green Corner”, stand dedicati ai partner e agli sponsor dei progetti Green Jazz, in cui il pubblico si poteva informare sulle varie campagne di sensibilizzazione condotte durante il festival e conoscere i diversi progetti e i soggetti coinvolti nell'iniziativa attraverso materiali informativi, stampati, video, etc.
Laboratori di educazione ambientale per bambini
“Leggeri come l'Aria” (2010)
In collaborazione con l'Associazione Isola Verde di Alghero, attiva da anni nel territorio isolano è stato realizzato l'inedito progetto “Leggeri come l'Aria”, un laboratorio creativo di educazione ambientale, a cura di Fiorella Gargiulo e Annalisa Masala, dedicato ai bambini di età compresa tra i sette e gli undici anni. Il laboratorio si è sviluppato nell'ambito di tematiche e attività differenti, ma sempre aventi come filo conduttore l’aria, la natura, il suono, rivisti attraverso la percezione sensoriale vissuta dai bambini. Così il gioco diventa un valido strumento per avvicinare le nuove generazioni alla “cultura dell’ambiente”.
(Partner: Associazione Isola Verde)
Partnership
Symbola – Legambiente – Cospe (2009)
Il festival del 2009, dedicato al tema dell'acqua, ha portato alla realizzazione di alcune iniziative in collaborazione con partner come Legambiente (l'associazione ambientalista italiana più diffusa sul territorio), Symbola (la fondazione per le qualità italiane votata a consolidare e diffondere il modello di sviluppo della soft economy), e COSPE (associazione impegnata nella cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti).
Sul traghetto della Sardinia Ferries , in occasione della “concertazione navale” è stata allestita una mostra di pannelli curata da Legambiente: immagini e contenuti nell'ambito della campagna W.A.T.E.R. (Water Access Through Empowerment of Rights) per il riconoscimento dell'acqua come diritto di tutti i cittadini del mondo. In programma anche un incontro con Franco Salcuni, responsabile e coordinatore dei progetti di Legambiente per il Mezzogiorno, e presidente e direttore di FestambienteSud, il festival nazionale che Legambiente dedica annualmente al Sud Italia.
A cura di Symbola, è stata possibile la realizzazione di un importante incontro con il professor Antonio Torre, biologo e membro dell’Institut d’Estudis Catalans, studioso degli ecosistemi costieri del Mediterraneo, referente locale dell’Universitat catalana d’estiu de ciencès de natura e promotore di numerosi progetti d’interscambio culturale tra Alghero e la Catalogna. La conferenza, che si è svolta a Tempio Pausania, subito prima del concerto di Jan Lundgren alle fonti di Rinaggiu , ha avuto come tema la conoscenza degli ecosistemi costieri e della fauna del Mediterraneo.
“Portatori d'acqua per l'Angola” è il titolo dell'iniziativa congiunta realizzata con il COSPE, che si è concretizzata in azioni di informazione, visibilità e raccolta fondi a sostegno del progetto “Sicurezza alimentare e ambientale nella Provincia Namibe”, mirata in particolare alla costruzione di un sistema di irrigazione tale da garantire l'accesso e la fruibilità dell’acqua per la popolazione anche nei periodi di siccità.
La raccolta fondi è stata portata avanti in occasione del tradizionale pranzo Berchiddese nella chiesa di San Michele, ed in abbinamento al concerto dei Terakaft e di Angelique Kidjo, in cui il pubblico, con l'aggiunta di un euro al prezzo del biglietto, poteva offrire il suo contributo al progetto.
I fondi raccolti durante il festival hanno permesso la costruzione di un pozzo per la raccolta dell'acqua in un villaggio della regione del Namibe.
Greenpeace Italia (2010)
Grazie alla partnership con Greenpeace Italia, è stato dedicato un momento di riflessione alle politiche ambientali, nell'incontro col Direttore esecutivo Giuseppe Onufrio, che ha illustrato i risultati dello studio “Energy[R]evolution", in cui sono dimostrati i benefici derivanti dall'investimento nelle fonti d'energia alternative
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