TIME IN SASSARI Martedi 18 agosto Ittireddu, Chiesa di Santa Croce - Ore 11.00
Due grandi artisti per un inedito tandem musicale. Un cantautore-poeta che fa della “canzone nuda”, ridotta alle sue linee essenziali di melodia, armonia e testo, il suo vero punto di forza, e un musicista che fa “cantare” il suo strumento e che conosce bene il valore e l’importanza delle parole. Gianmaria Testa e Paolo Fresu, insieme a molte affinitŕ, condividono un’identica passione per la musica bella. Si sono incontrati piů volte nel corso degli anni: in particolare facendo parte integrante del riuscitissimo Omaggio a Léo Ferré pensato dal pianista Roberto Cipelli (e consegnato l'anno scorso anche alle tracce di un disco, “F. – A Léo”). Ma qui, nella dimensione del duo, č in gioco una storia diversa: non piů collaborazioni a progetti altrui, ma un discorso tutto loro, intimo e intenso, pieno d’atmosfera e anche di sorprese. Tromba, chitarra, voce, un po' di elettronica e il piacere di suonare assieme. Un piacere palpabile e contagioso, che dal palcoscenico sa correre veloce in sala, passando di poltrona in poltrona fino all’ultima fila. Nuovi arrangiamenti, nuove suggestioni, nuove e inedite atmosfere. Il concerto č basato essenzialmente sulle canzoni di Gianmaria Testa, quelle passate e quelle piů recenti dedicate alle migrazioni e raccolte nel concept album “Da questa parte del mare” (uscito nell'ottobre di tre anni fa): una riflessione poetica, aperta e senza demagogia sugli enormi movimenti di popoli che attraversano questi nostri anni. Sulle ragioni, dure, del partire, sulla decisione, sofferta, di attraversare deserti e mari, sul significato di parole come “terra” o “patria” e sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé. A qualsiasi latitudine.
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