Sabato 15 agosto Berchidda, Piazza del Popolo – Ore 21.30 Philippe Garcia & Gaël Horellou - Cosmik Connection
Il gruppo precursore dell’elettro jazz in Francia alla fine degli anni Novanta promette di far tremare i muri di Berchidda - la sera di Ferragosto - con un set energico tra free jazz e drum’n’bass, video di supporto, macchinari diabolici e talento sempre intatto. Raccolti sotto le insegne della Cosmik Connection, si riconoscono due musicisti transalpini dai biglietti da visita inequivocabili. Sei anni passati nei ranghi dell’Orchestra Sinfonica di Istanbul per Philippe Garcia (batteria), una solida formazione classica per Gaël Horellou (sassofono), i due si ritrovano nel 1994 nei ranghi del collettivo MU e fondano il famoso Crescent Jazz Club. Nel 1996 mettono su la Cosmik Connection, progetto di fusione “electro-drum’n’jazz” all’insegna della sperimentazione estrema e dell’improvvisazione. L’innovativa formula dal groove trascinante č accolta con stupore, e il progetto compie un’ascesa folgorante con la pubblicazione dei primi due album, “Plein gaz”, del 1999, e “II cosmik prod” del 2001, prima di arrestarsi improvvisamente, nel 2002. Philippe Garcia e Gaël Horellou si lanciano separatamente in nuove collaborazioni e progetti solistici in cantiere da tempo: il primo sviluppa un live sotto il nome di KPT’N PLANET e dopo un primo maxi vinile e un album per DTC Records, lavora con altri artisti (Cube, Erik Truffaz, Gianmaria Testa, Laurence Olivier, Defursak, Rita Marcotulli). Gaël Horellou collabora invece a progetti di fusion elettro-jazz con NHX e Laurent De Wilde, realizzando nel 2005 il suo primo album solista di drum’n’bass (“Dual Snake”) e un album jazz elettro-acustico nel 2006 (“Explorations”) per l’etichetta DTC Records. Il suo coinvolgimento nella fusion elettro-jazz, non gli preclude comunque di suonare e registrare in formazioni acustiche (Luigi Trussardi, Jean-Sébastien Simonoviez). Dopo quasi cinque anni d’assenza la Cosmik Connection ritorna in orbita nel 2006 con un attesissimo terzo album, “Grand panache!”, che segna una notevole evoluzione musicale, sempre caratterizzata dall’incrocio tra dub, hip-hop, jazz et drum’n’bass, ma arricchita dal bagaglio di esperienze maturato dai due musicisti attraverso le numerose collaborazioni artistiche, fonte d’ispirazione per una nuova vena creativa, all’insegna della massima libertŕ nella composizione e apertura nella sperimentazione.
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