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Martedě 11 agosto Ozieri, Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio – Ore 18.00 Jan Lundgren, Lars Danielsson & Coro polifonico Santa Maria degli Angeli in “Magnum Mysterium” Riadattamento originale di Time in Jazz
Giovedě 13 agosto Tempio Pausania, Fonti di Rinaggiu – Ore 11.00 Jan Lundgren solo
Giovedě 13 agosto Berchidda, Piazza del Popolo – Ore 23.00 Paolo Fresu, Richard Galliano & Jan Lundgren “Mare Nostrum”
Arriva dall’algida Svezia, terra che evoca paesaggi e atmosfere in armonia col tema dell’acqua che caratterizza questa ventiduesima edizione di Time in Jazz. Suona il pianoforte da quando era piccolo; crescendo, ha scelto il jazz come campo d’azione per il suo grande talento musicale; oggi, con vent’anni di carriera, il suo nome fa parte a buon diritto di quella innovativa schiera di pianisti scandinavi che conta illustri predecessori del calibro di Jan Johansson (scomparso nel 1968) e Bobo Stenson. Classe 1966, Jan Lundgren – che da ragazzo č stato anche una grande promessa del tennis - ha preso la prima lezione di piano a cinque anni, sfoggiando subito un talento musicale fuori dal comune. Dopo una lunga formazione classica, scopre il jazz piů o meno per caso alla fine degli anni Ottanta. Assorbe rapidamente la tradizione dei grandi pianisti: Oscar Peterson, Erroll Garner, Bud Powell, Bill Evans; e mentre studia al prestigioso Royal College of Music di Malmö, ha giŕ un carnet fitto di impegni professionali che lo porta presto a consolidare la sua fama in Svezia. Nel 1994 esce il suo primo album, “Conclusion”; l'anno dopo forma un trio con Mattias Svensson (basso) e Rasmus Kihlberg (batteria), sostituito in seguito (nel 2000) da Dane Morten Lund, con cui registra ben sette album, accolti con successo da pubblico e critica: in particolare “Swedish Standards”, del 1997, e “Landscapes”, del 2003, diventati subito due classici per il loro legame fra jazz e folk svedese. Mettendo sempre la sua straordinaria tecnica al servizio della musicalitŕ, Jan Lundgren č capace di integrare le piů disparate influenze: che si tratti di musica classica contemporanea, dell’inesauribile tradizione del folk nordico o del pulsante ritmo del jazz, sa guidare l’ascoltatore in un viaggio alla scoperta – ora rilassata, ora di grande energia - dei suoi personalissimi paesaggi sonori. La sua intensa attivitŕ concertistica l’ha portato in giro per l’Europa, ma anche in Australia, in Giappone e per quindici volte negli Stati Uniti, dove ha registrato alcuni album. Il pubblico di Time in Jazz potrŕ apprezzarlo in tre diversi contesti: martedě 11 agosto, nella suggestiva cornice della Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio, vicino a Ozieri (ore 18.00) presenta il progetto “Magnum Mysterium”, con Lars Danielsson e il Coro polifonico Santa Maria degli Angeli; giovedě 13, doppio impegno: la mattina (ore 11) in solo alle Fonti di Rinaggiu, presso Tempio Pausania; la sera, invece, in trio con Paolo Fresu e Richard Galliano sul palco di Piazza del Popolo a Berchidda alle prese con il repertorio di “Mare Nostrum”.
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