Al jazz club tira Viento Rojo Al Museo del Vino il gruppo dei borsisti del Seminario jazz di Nuoro e dj set con DJ Cris
Appuntamento immancabile per chi ama far tardi: al Museo del Vino, tutte le notti dopo i concerti in piazza del Popolo, apre i battenti il jazz club. La formula, quest'anno, prevede due diversi momenti: si comincia con la musica dal vivo dell'ottetto Viento Rojo, si prosegue con le selezioni musicali di DJ Cris, “fabbro del sottosuolo” (così si legge nel suo spazio in MySpace) che “forgia manufatti sonori che raccontano di Sardegna e del suo rumore di fondo”. Attivo dal 1986, il dj nuorese conta già un precedente a Time in Jazz: la sigla che l'anno scorso apriva le serate sul palco di piazza del Popolo era farina del suo sacco: un patchwork sonoro fatto di frammenti di canti a tenore, poesie in sardo, riff jazz, loop, battiti elettronici e glitch. C'è il suo zampino anche nel Quartetto N.2 di Michael Nyman nella versione che il quartetto d'archi Alborada (fra i protagonisti di questa edizione del festival) ha consegnato alle tracce dell'album “Éthos”. A Nuoro deve le sue origini anche il gruppo Viento Rojo: a comporne i ranghi sono infatti gli allievi selezionati ad hoc nella scorsa edizione del Seminario Jazz che si tiene ogni estate, da vent'anni, nel capoluogo Barbaricino: Angiolina Staffiere (voce), Andrea Mocci (sax), Francesco Lento (tromba), Matteo Pastorino (clarinetto), Andrea Cocco (pianoforte e fisarmonica), Bartolomeo Barenghi (chitarre), Andrea Ambrosi (contrabbasso) e Roberto Giaquinto (batteria). Organizzato dall'Ente Musicale di Nuoro con la direzione artistica di Paolo Fresu, il Seminario Jazz è una delle più importanti iniziative didattiche nel panorama italiano. Ogni edizione richiama più di cento giovani (e spesso giovanissimi) musicisti, che trovano qui un'ottima opportunità per approfondire la conoscenza della teoria e della pratica del jazz. La formuala prevede undici intense giornate di immersione totale nella teoria e nella pratica del jazz, con lezioni strumentali, musica d’insieme e prove aperte di gruppo affidate a un corpo docente consolidato nel corso degli anni e che conta diversi protagonisti della scena jazzistica nazionale: tra gli altri, Tino Tracanna (per la classe di sassofono), Maria Pia De Vito (per quella di canto), Bruno Tommaso (armonia jazz), Roberto Cipelli (pianoforte), Attilio Zanchi (contrabbasso), Ettore Fioravanti (batteria), oltre allo stesso Paolo Fresu (tromba). Al termine di ogni edizione, il Seminario conferisce una borsa di studio ai migliori allievi di ciascuna classe di strumento. Parte integrante del riconoscimento è l’invito ai borsisti a costituirsi in gruppo per proseguire insieme il proprio percorso, possibilmente anche attraverso un’attività concertistica che trova appunto nel festival Time in Jazz e nello stesso Seminario di Nuoro le prime opportunità concrete. Raccolto l'invito, gli otto musicisti selezionati nella scorsa edizione si sono riuniti sotto le insegne di Viento Rojo perseguendo l'idea di comporre brani originali e di arrangiarli sfruttando le caratteristiche e il background musicale di ciascun componente, ma cercando anche di mantenere un'unità stilistica in tutte le composizioni. Dopo Berchidda, la riprova è attesa sul palco di Time in Sassari nella prima serata in piazza del Palazzo Ducale (domenica 17), e poi in quella inaugurale della rassegna di concerti che accompagna, come sempre, il Seminario Nuoro Jazz che dal 27 di questo mese fino al 6 settembre festeggia la sua ventesima edizione. |