Sabato 9 agosto con la “concertazione navale” a bordo della nave della Corsica Sardinia Ferries In rotta verso il festival con i Funk Off e Paolo Fresu La marching band protagonista anche delle parate nelle strade e della festa finale di ferragosto
La ventunesima volta di Time in Jazz prende il via con un appuntamento inaugurale ormai consueto: la “concertazione navale” a bordo di una nave della Corsica Sardinia Ferries in viaggio dal “continente” alla Sardegna. Un evento che si ripete per il terzo anno consecutivo grazie alla collaborazione della compagnia di navigazione. Dopo la Gangbé Brass Band e la Kocani Orkestar, protagoniste delle precedenti traversate in musica, stavolta č il turno di una formazione tutta italiana: sabato 9 agosto, saranno infatti i Funk Off ad accompagnare la traversata da Civitavecchia (partenza ore 15:30) al porto sardo di Golfo Aranci (arrivo alle 21:45) a bordo della “Mega Smeralda”, nave gioiello della Corsica Sardinia Ferries. Ospite d'eccezione della scatenatissima marching band, Paolo Fresu. E sarŕ un ulteriore motivo di interesse e di curiositŕ vedere il trombettista sardo (nonché ideatore e direttore artistico di Time in Jazz) misurarsi con tutta l'energia del funk, del soul, del jazz e del R&B dei quindici musicisti capeggiati dal sax baritono di Dario Cecchini: Mirco Rubegni, Luca Poggiali e Emiliano Bassi alle trombe, Sergio Santell, Tiziano Panchetti, Andrea Pasi, Claudio Giovagnoli, Giacomo Bassi e Nicola Cipriani ai sassofoni e Giordano Geroni al sousaphone, con Francesco Bassi, Alessandro Suggelli, Luca Bassani e Daniele Bassi alle prese con rullante, piatti, cassa e percussioni leggere Il giorno dopo il loro sbarco in Sardegna, i Funk Off aprono a Monti (a una decina di chilometri da Berchidda) la lunga serie di impegni che li attende “in terra ferma”: domenica 10, alle 18, nella Cantina sociale del Vermentino. Dario Cecchini e soci saranno di casa in questa edizione di Time in Jazz: li ritroveremo tutti i giorni (intorno alle 19:45) nelle strade del paese, impegnati nelle parate musicali che precedono i concerti serali; e poi sul palco di Piazza del Popolo per la festa finale che la sera di Ferragosto, con l’immancabile prologo di fuochi artificiali, accompagnerŕ il festival verso l’epilogo. Con i Funk Off dovremo scordarci le marching band a cui ci ha abituato la tradizione: loro rileggono e aggiornano la lezione di New Orleans e delle bande nostrane attraverso la lezione di George Clinton, Maceo Parker e James Brown ma anche di Frank Zappa e delle nuove tendenze hip-hop e jungle. Deus ex machina del gruppo, Dario Cecchini compone e arrangia tutte le musiche: ritmi funk, dispari, latini e rock, si fondono in brani con strutture che ora si rifanno al jazz, ora se ne distaccano del tutto, e dove spesso l'improvvisazione si inserisce in contesti compositivi di ricerca, senza preclusione di stili e sonoritŕ. Il tutto con una forte componente spettacolare e coreografica. Nati nel 1998, i Funk Off hanno all'attivo un bel bagaglio di collaborazioni (dal vivo e in studio di registrazione con musicisti come Paolo Fresu, David Liebman, Stefano Bollani, Gegč Telesforo, Maurizio Giammarco, Rudy Migliardi, Marco Tamburini, Gianluca Petrella, Antonello Salis, Bengi Benati) e di esibizioni sui palchi di prestigiosi festival internazionali, da Montreux a Instanbul a Vienne. A Umbria Jazz sono ormai di casa. Invitati nel 2003 come ospiti per il trentennale del festival, hanno colorato e riempito le strade di Perugia con la loro musica, approdando poi sul palco di un entusiasta James Brown. Da allora, per i Funk Off, č diventata una consuetudine timbrare il cartellino ad ogni edizione del festival umbro: anche in quella appena passata, dove (il 20 luglio) hanno celebrato il loro concerto numero cinquecento. Tre i dischi all'attivo: l'ultimo, Jazz On, č uscito l'anno scorso per la Blue Note. |