Tempio, Chiesa di San Lorenzo – Ore 18.00 Dado Moroni piano solo
Uno fra i piů ricercati pianisti della scena jazz europea tiene banco il pomeriggio dell’11 agosto (ore 18) nella chiesa di San Lorenzo a Tempio Pausania. Genovese, classe 1962, Edgardo Dado Moroni č entrato prestissimo in contatto con il jazz, grazie alla collezione di dischi del padre, e ha iniziato a suonare il pianoforte ad appena quattro anni. Sostanzialmente autodidatta, a undici anni ha incontrato il pianista Flavio Crivelli che, oltre a dargli una preparazione formale, gli ha fatto conoscere la musica di pianisti come Wynton Kelly, Bill Evans, Oscar Peterson, Ahmad Jamal, Herbie Hancock e McCoy Tyner. A quattrodici anni comincia a suonare da professionista girando l’Italia accanto a Franco Cerri, Tullio De Piscopo, Luciano Milanese, Gianni Basso, Sergio Fanni e Massimo Urbani, per registrare, appena diciassettenne, il suo primo album, in trio con De Piscopo e il bassista Julius Farmer. L’incontro col trombettista svizzero Franco Ambrosetti lo introduce nello stesso periodo nella scena internazionale dove avrŕ poi modo di registrare ed esibirsi con un lungo e prestigioso elenco di musicisti che comprende, fra gli altri, nomi del calibro di Chet Baker, Dizzy Gillespie, Wynton Marsalis, Freddie Hubbard, Tom Harrell, Woody Shaw, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Marco Tamburini, Clifford Jordan, Johnny Griffin, James Moody, Gary Bartz, Sam Rivers, Joe Henderson, Bobby Watson, Stefano Di Battista, Slide Hampton, Gianluca Petrella, Joe Pass, Lionel Hampton, Ron Carter, Buster Williams, Red Mitchell, Ray Drummond, Furio Di Castri, Paolino Dalla Porta, Kenny Clarke, Art Taylor, Billy Higgins, Billy Hart, Louis Hayes e Daniel Humair. Nel 1987 registra il suo primo album newyorkese, l’anno dopo č in tournée in Africa con il sestetto di Alvin Queen, nel ’91 gira per cinque mesi mezzo mondo con il quartetto di George Robert. Lo stesso anno si trasferisce negli Stati Uniti e diventa uno dei protagonisti della scena jazz di New York dove si esibisce stabilmente come leader o come sideman nei club piů prestigosi e partecipa a numerose registrazioni: tra queste, l’album di Ray Brown “Some of my best friends are... the piano players”, con cui si guadagna l’attenzione della critica per la sua versione di un cavallo di battaglia di Coltrane come “Giant Steps”. Nel 1995 viene invitato a esibirsi al Concord/Mount Fuji Jazz Festival durante un tour di tre settimane in Giappone. Dieci anni dopo, ritornerŕ nel paese del sol levante per partecipare alla nona edizione di “100 Gold Fingers”, una produzione che vede coinvolti jazzisti come Cedar Walton, Kenny Barron, Junior Mance, Ray Bryant, Toshiko Akiyoshi, Don Friedman e Benny Green. Dado Moroni ha suonato un po’ ovunque nel mondo, in concerti, club, festival, trasmissioni radio e televisive, registrando piů di sessanta album, quattordici dei quali da leader. Diverse anche le sue collaborazioni fuori dall’ambito jazzistico, con artisti come Lucio Dalla Eros Ramazzotti e Tiziano Ferro. I suoi progetti attuali comprendono il trio Shapes, il quintetto Psychodrum e il New York Reunion, oltre a collaborazioni con il Roberto Gatto Special Quintet, il Bert Joris Quartet e il quintetto di Rosario Giuliani. |