Berchidda, Giardini della Casa di Riposo per Anziani – Ore 11.00 Pierpaolo Piludu & Paolo Fresu “Sos Laribiancos” Monologo teatrale - Dedicato a Francesco “Cicitu” Masala
Si apre nel segno del teatro l’ultima giornata di Time in Jazz edizione numero venti: nei giardini della Casa di Riposo per Anziani di Berchidda, la mattina del 16 agosto (alle 11), va in scena “Sos laribiancos”, uno dei piatti forti della vasta produzione della compagnia Cada Die Teatro di Cagliari. Il monologo di Pierpaolo Piludu per la regia di Giancarlo Biffi, qui con le musiche in scena di Paolo Fresu, puň essere considerato ormai un classico della scena teatrale sarda contemporanea, ed č tratto a sua volta da un classico della letteratura isolana, “Quelli dalle labbra bianche” di Francesco Masala. Edito per la prima volta nel 1962 (da Feltrinelli), e ripubblicato poi diverse volte, il romanzo dello scrittore di Nughedu San Nicolň, recentemente scomparso all'etŕ di novant'anni, ha suscitato attenzione ed interesse non solo entro i confini isolani: qualche anno fa č stato pubblicato anche in Francia (con il titolo “Ceux d'Arasolč”), mentre il regista Piero Livi ne ha tratto un film, “I dimenticati”, uscito nelle sale cinematografiche nel 2001. Anche il teatro ha attinto al capolavoro di Masala, che ha avuto una trasposizione scenica della Cooperativa Teatro Sardegna giŕ nel 1972. Risale invece all’autunno del 1998 il debutto dell’adattamento teatrale dei Cada Die. In “Sos laribiancos”, Pierpaolo Piludu e Giancarlo Biffi hanno trasformato il romanzo in racconto orale: in scena lo stesso Piludu, attore-narratore delle vicende dei dieci ragazzi di Arasolč - un paese immaginario ma dietro il quale si intuisce quello natio di Masala - che un giorno la guerra richiama al fronte in Russia. “Dove possibile ho cercato di lasciare inalterata la suggestione poetica delle parole dell'autore”, ha scritto Piludu; e come giŕ in “Pňsidos”, precedente diretto di “Sos laribiancos” nella produzione dei Cada Die incentrata sulla narrazione orale, “la lingua italiana e il logudorese si intrecciano per dare vita a una storia che prende corpo soltanto attraverso la forza delle parole”. Nati nel 1982, i Cada Die hanno individuato nella centralitŕ dell’attore l’elemento principale della loro poetica: trattare temi forti e vicini al proprio vissuto con linguaggi semplici e comprensibili, nel tentativo di costruire un teatro il piů vicino possibile alla realtŕ, che fosse popolare senza per questo smettere di ricercare nuove forme di comunicazione. La sperimentazione di nuovi linguaggi scenici, la cura per il lavoro dell’attore inteso come pratica quotidiana, l’interesse per la narrazione orale, per le “lingue” concepite come linguaggio scenico contemporaneo per parlare “al presente”, hanno caratterizzato il percorso artistico dei Cada Die, una delle realtŕ piů originali e rappresentative della scena isolana. |