Home page

 
  Time in Jazz 2016  
  Time in Jazz 2015  
  Time in Jazz 2014  
  Time in Jazz 2013  
  Time in Jazz 2012  
  Time in Jazz 2011  
  Time in Jazz 2010  
  Time in Jazz 2009  
  Time in Jazz 2008  
  Time in Jazz 2007  
 
1. Il calendario
2. Il programma
3. Paolo Fresu: Venti parole per dir e... venti
4. Paolo Fresu: Vinti paraulas pro narrer e... venti
5. Una carta prepagata per una ricorrenza speciale
6. Progetti speciali
7. Biglietti e abbonamenti
8. I partner di Time in Jazz 2007
9. Gli amici di Time in Jazz 2007
9. Tabloid
 
  Time in Jazz 2006  
  Time in Jazz 2005  
  Time in Jazz 2004  
  Time in Jazz 2003  
  Time in Jazz 2002  
  Time in Jazz 2001  
  Time in Jazz 2000  
  Time in Jazz 1999  
  Time in Jazz 1998  
  Time in Jazz 1997  
  Time in Jazz 1996  
  Time in Jazz 1995  
  Time in Jazz 1994  
  Time in Jazz 1993  
  Time in Jazz 1992  
  Time in Jazz 1991  
  Time in Jazz 1990  
  Time in Jazz 1989  
  Time in Jazz 1988  
 
 
 
 
   
13-08-2007, Nils Landgren Funk Unit  

Berchidda, Piazza del Popolo – Ore 23.00
Nils Landgren Funk Unit

Da una decina d’anni Nils Landgren è uno dei jazzisti più acclamati nel suo paese, la Svezia. Con la sua vigorosa Funk Unit, l’uomo dal trombone rosso si è reso protagonista di una serie di cd di successo. Da Stoccolma a Beijing, i suoi concerti sono stati accolti da acclamazioni entusiastiche. In duo con il pianista Esbjörn Svensson ha elevato il folk svedese dal rango di genere minore. Come direttore artistico del Berlin Jazz Festival, nel 2001 ha proposto una panoramica aggiornata sulla scena scandinava. Anche per questa ragione, probabilmente, l’anno dopo l’associazione dei compositori popolari del suo paese gli ha conferito il premio “Tore Ehrling” per il suo “straordinario contributo alla diffusione del jazz svedese nel mondo”.
Jazz e musica sacra hanno forgiato la sua infanzia. Il padre suonava la cornetta e portava a casa il jazz americano; la tradizione dei canti corali veniva invece dal nonno, che era un predicatore. Nato nel 1956, Nils Landgren comincia a suonare la batteria a sei anni, ma a tredici scopre il trombone e fa la sua scelta. Tra il 1972 e il ’78 lo studia alla scuola di musica di Karlstad con David Maytan, poi all’università di Arvika con Ingemar Roos. Ma l’incontro con Bengt-Arne Wallin, pioniere del jazz-folk svedese, e con il grande trombonista Eje Thelin, cambia completamente il suo percorso: da musicista rigorosamente classico a improvvisatore con le idee chiare su dove andare. Dopo il diploma si trasferisce a Stoccolma per lavorare da professionista del suo strumento. Dapprima la vita è per lui quella dura del jazzista: pochi soldi ma un sacco di esperienze. Finché arriva la chiamata della vita: gli offrono di andare in tournée con Björn Skifs, la più famosa pop star svedese del tempo (era ai primi posti della classifica americana con Hooked on a feeling). Da allora in poi, Nils Landgren è stato coinvolto nella più variegata serie di progetti e stili musicali, dal jazz al rock, dal soul all’hip hop, in concerto e in studio di registrazione (sono circa cinquecento i dischi in cui compare). Soprattutto con musicisti svedesi, naturalmente, ma anche con artisti internazionali come gli ABBA, i Crusaders, Eddie Harris, Bernard “Pretty” Purdie, Wyclef Jean e Herbie Hancock.
Nel 1981 Thad Jones lo convoca per dare vita a un nuovo progetto, Ball of Fire, come primo trombone di una big band che schiera musicisti come Jerome Richardson, Tim Hagans, Sahib Shihab e Dusko Goykovich. Due anni dopo debutta con il suo primo album, Planet Rock, cui seguiranno Streetfighter (1984), You are my Nr 1 (1985), Miles from Duke (1987), Chapter Two 1 (1987) Chapter Two 2 e Follow your heart (1989). Tra il 1985 e l’87 matura anche un’intesa esperienza in televisione come attore, cantante e danzatore, oltre che con il suo strumento. Sono invece del 1992 le prime esibizioni e il disco d’esordio della Nils Landgren Unit, Red Horn (ripubblicato poi dalla ACT, nel 2001 col titolo The First Unit). Quella stessa estate il gruppo suona al Playboy Jazzfestival a Los Angeles, ma l’affermazione definitiva fuori dalla Scandinavia arriva nel 1994, con un concerto al festival Jazz Baltica, in Germania: il gruppo assume il nome attuale, Funk Unit, e il disco Live in Stockholm, con un ospite del calibro di Maceo Parker, esce quello stesso anno, inaugurando il sodalizio con Siegfried Loch e la sua giovane etichetta, la ACT.
A Berchidda, dove chiuderà la serata del 13 sul palco di Piazza del Popolo, la Funk Unit vedrà accanto al suo leader le tastiere e il rap di Magnum Coltrane Price, Calle von Schoenberg alla chitarra, Roberto Di Gioia al pianoforte e alle tastiere e Wolfgang Haffner alla batteria. Ma ci sarà modo di apprezzare Nils Landgren anche in versione acustica: l’indomani pomeriggio (martedì 14, alle 18) è atteso infatti in duo con Roberto Di Gioia nella chiesa di Sant’Antonio Abate, a Nughedu San Nicolò (a pochi chilometri da Ozieri). E sarà un’ottima occasione per scoprire da vicino un musicista che ha grande tecnica, ma anche cuore e anima.