I brindisi pi noti della lirica sono lo spunto tematico de Il vino allopera, progetto speciale firmato dal P.A.F. Trio, in programma la sera del 12: Paolo Fresu (tromba e flicorno), Antonello Salis (pianoforte e fisarmonica) e Furio Di Castri (contrabbasso) renderanno un giocoso omaggio al nettare di Bacco pescando dalle pagine musicali scritte sul tema da grandi classici come Donizetti, Rossini, Mascagni e Verdi, trovando un degno complemento visivo nelle immagini create allimpronta dallartista Alex Pinna con la sua tavoletta grafica. Dopo avere suonato per anni insieme in varie formazioni, Paolo Fresu e Furio di Castri iniziano a suonare in duo nel 1990, seguendo l'idea di esplorare le relazioni tra musica acustica ed elettronica con due strumenti "fisici" come la tromba e il contrabbasso, e attraverso un repertorio di composizioni originali, standards e creazioni estemporanee. Il grande interesse cresciuto intorno a questo progetto testimoniato dalla produzione di cinque cd, da centinaia di concerti in Italia, in Europa, in Cina e Giappone, e dalla produzione di molti lavori in contesti multimediali (danza, cinema, teatro, video, arte contemporanea, ambiente). Concepito come un progetto aperto, il duo si spesso aperto alla partecipazione di ospiti speciali come musicisti, attori, mimi e danzatori. Tra le collaborazioni pi singnificative, quelle con il pianista inglese John Taylor e con il norvegese Jon Balke, con il percussionista svizzero Pierre Favre e con il compianto Naco. L'incontro con Antonello Salis avviene nel 1995 e segna linizio di una nuova avventura musicale. In poco pi di un anno i tre tengono una lunga serie di concerti in ambiti jazzistici con qualche sconfinamento lungo le frontiere con la poesia, la danza e l'arte contemporanea. Emblematici di questa direzione il cd-rom interattivo su unopera dello scultore Flavio Piras (il primo del genere mai realizzato in Italia) e la collaborazione al film-concerto Sonos e Memoria. Nel 1998 la Splasc(h) Records pubblica un album registrato dal vivo a Capodistria, che testimonia laltissima caratura del trio, sempre pi apprezzato anche oltre i confini nazionali. Occorrr attendere sei anni per il bis: nel 2004, infatti, che la francese Label Bleu licenzia Morph, stavolta inciso in studio. E si tratta di un dettaglio non secondario per una formazione che soprattutto dal vivo sa trovare i suoi migliori momenti di interpaly e di intesa fra i suoi componenti, come anche questa serata Berchiddese sapr certamente dimostrare.
|