E’ la prima volta che Time in Jazz arriva a Pattada, piccolo e suggestivo centro del Logudoro situato a una trentina di chilometri da Berchidda, e famoso soprattutto per il pregiato artigianato locale (fiore all’occhiello la produzione del tipico coltello, sa leppa). Il cartellone prevede l’intrigante duo composto da Bebo Ferra (alle chitarre acustica e classica) e Paolino Dalla Porta (al contrabbasso): alle 18, nella Chiesa di San Michele.
Si tratta di due protagonisti del jazz italiano degli ultimi anni. Bebo Ferra, cagliaritano, studia la chitarra dai nove anni e dal 1979 ha intrapreso una brillante carriera professionale, in Sardegna (già nel Quintetto col fratello Massimo) e poi nel Continente, dove ha iniziato ad affermarsi dopo la vittoria, nel 1991, del concorso nazionale “Jazz Contest”, con il gruppo Sardinia Quartet. Dopo due anni, nel 1993, arriva il suo primo disco, “Once open a time”, con Franco D’Andrea. Da allora Ferra è diventato uno dei chitarristi più ambiti nell’ambito del jazz nazionale, intraprendendo alcuni importanti progetti (Paolo Fresu, Mauro Negri, Gianni Cazzola, Pietro Tonolo) e numerose altre collaborazioni, tra cui quella con Paolino Dalla Porta, già nel 1995, in varie formazioni.
Dalla Porta, nato a Mantova, è attivo sulla scena jazzistica italiana sin dal 1978. Le sue collaborazioni sono numerose e di grande prestigio (basti citare Liebman, Petrucciani, Wheeler, Cobham, Romano, Konitz, Rava, Fresu, e numerosi altri), e testimoniano il suo straordinario talento, con partecipazioni a festival in tutto il mondo. Oltre a un’intesa attività di free-lance, e all’attività didattica (a Siena), Paolino Dalla Porta è anche leader di vari progetti musicali e ha partecipato alla realizzazione di una sessantina di produzioni discografiche, di cui quattro come leader.
Al pubblico di Pattada Ferra e Dalla Porta propongono Suoni di-vini, progetto intonato all’edizione di Time in Jazz. Il duo è attivo ormai da nove anni, avendo esordito nel 1997 a Bologna, e ha anche al suo attivo una pregevole incisione, Bagatelle (2001, Splasc(h). Comune denominatore del progetto è il jazz inteso come “pensiero” e linguaggio in continua trasformazione e costante ricerca di nuove intese. La ricerca e lo scambio di ruoli fra i due strumenti sono gli elementi portanti di un’idea musicale che cerca di trasformare la dimensione cameristica del duo acustico in una proposta ricca di soluzioni ritmiche. Dimensione poetica, colore e creatività sono dunque gli ingredienti principali di questo progetto, che aprirà con la giusta energia la serie di concerti campestri di questa edizione di Time in Jazz.
Il giorno successivo Paolino Dalla Porta sarà impegnato a Berchidda alle 11, a San Michele, con Furio Di Castri, Ares Tavolazzi e Salvatore Maltana, mentre Bebo Ferra, a Nuchis, alle 18, in duo col fratello Massimo. |