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11-08-2005, Bugge Wesseltoft & Sidsel Endresen  

Giovedì 11 agosto, Ozieri, Basilica di Sant’Antioco di Bisarcio – Ore 18
Bugge Wesseltoft & Sidsel Endresen
Bugge Wesseltoft: pianoforte, tastiere
Sidsel Endresen: voce

Quando l’incontro tra due artisti provenienti da esperienze musicali differenti e con approcci diversi, come quello di Bugge Wessetolft e Sidsel Endresen, avviene su coordinate musicali ed umane, il risultato è duplice: un’empatia professionale totalizzante ed una capacità di allargare continuamente i propri orizzonti. Entrambi norvegesi. Entrambi esponenti di un NU Jazz tutto nordico. Considerati dalla critica internazionale come il duo del presente e del futuro, Wesseltoft ed Endresen decidono di lavorare insieme nell’estate del 1993, in occasione di un workshop di jazz in Norvegia, all’interno del quale insegnano entrambi.

La nascita del sodalizio tra i due musicisti verrà suggellato in occasione della loro prima performance per The Norwegian Jazz Federation nel 1993.

Nella primavera del 1995, l’uscita del loro primo cd Night Song (Curling Legs/ACT) consacra il duo a livello internazionale. L’album nasce dall’idea di interpretare brani non propri, uno per tutti una versione di Lady Is a Tramp completamente rivisitata, ed altri pezzi totalmente improvvisati.

Quando nel 1998 registrano Duplex Ride (Curling Legs/ACT) viene definito come una vera magia: ancora una volta un perfetto equilibrio tra improvvisazione e brani già composti, ma soprattutto quello che appare ancora più chiaro è la profonda intesa musicale tra i due e la loro continua sperimentazione. Nel 2002, dopo quasi dieci anni di lavoro insieme, Wesseltoft ed Endersen realizzano il disco Out Here. In There.

SIDSEL ENDRESEN: Cantante, compositrice, poetessa, cutrice e voce in cinque lavori pubblicati con il gruppo Jon Eberson tra 1981 ed il 1987, Sidsel firma un contratto con l’etichetta tedesca ECM (1989) con la quale realizza due cd acclamati dalla critica internazionale, So I Write (1990) e Exile (1994) in cui collaborano Django Bates, Jon Christensen e Nils Petter Molvaer e ai quali si uniscono nel secondo album Bugge Wesseltoft e David Darling.

Dal 1993 forma il duo con Bugge Wesseltoft ed insieme realizzano per la Curling Legs/ACT Nightsong e Duplex Ride. Grazie a questi due cd il duo si aggiudica il "Grammy" norvegese per il 1998. Nel Marzo 2002 esce Out Here. In There per la nuova etichetta Jazzland/Universal, ideata da Wesseltoft.

Nella sua prolificità, Sidsel Endresen in questi anni continua a portare avanti anche altri progetti personali. Dal 1995 al 1999 costituisce un trio di improvvisazione vocale insieme a Elin Rosseland e Eldbjorg Raknes, meglio conosciuto come il trio ESE, al quale nel 1996 verrà commissionato un progetto dalla Vossa Jazz. Nel 1999, con la Jazzland/Kemistry uscirà un loro disco, Gack.

Nel biennio 2000-2002 si concentra su un progetto per voce solista che le varrà un altro "Grammy" norvegese per il cd Undertow (Jazzland/Universal, 2000), affiancata da Audun Kleive, Patrick Shaw Iversen, Roger Ludvigsen, Bugge Wesseltoft e Nils Petter Molvaer. Ma il suo impegno artistico non conosce barriere di sorta e nello stesso anno compone la musica per il film Expedition, di Runi Langum.

In tutti questi anni Sidsel ha lavorato con musicisti jazz norvegesi ed internazionali, ha sperimentato vari generi musicali (dalla musica contemporanea a quella sinfonica) e collaborato con poeti norvegesi. Oltre alla sua esperienza con il cinema, a partire dal 1990 compone anche per il teatro e la danza.

Sidsel Endresen insegna alla Norwegian State Academy of Music.

BUGGE WESSELTOFT: pianista, tastierista, compositore, produttore. Chiamato anche Boogie, sin dai primi anni 90, Wesseltoft lascia un profondo segno nella molteplicità espressiva del jazz, passando dalle atmosfere rarefatte del suo periodo artistico con la ECM di Manfred Eicher, fino alla creazione di un "Future jazz" che trova spazio e voce con la sua casa discografica Jazzland. Questa sua nuova identità mette d’accordo i jazzisti più tradizionalisti ma anche coloro che meglio si identificano con i generi più disparati: deep house, techno e ambient.

Strumentista e compositore, da quando era piccolo inizia a suonare il pianoforte e ad ascoltare la musica con il padre (chitarrista). Costretto dagli eventi della vita ad abbandonare il pianoforte, andato perduto con il divorzio dei suoi genitori, già a quindici anni passa a suonare un organo elettronico. Con il tempo la passione per le tastiere diventa tale da collezionare Fender, DX7 Yamaha, Prophet5, Mini-Moog, sintetizzatori ARP e un organo Hammond. Non a caso tra i suoi pianisti preferiti sono presenti tutti musicisti che hanno lavorato con Miles Davis, a partire da Bill Evans, ascoltato per la prima volta in Kind of Blue, per arrivare a Corea e Hancock. Tra gli organisti, invece, che più ama citare, Jimmy Smith e Larry Young.

A soli 19 anni diventa un professionista e a ventisei inizia a collaborare con Jan Garbarek e Arild Andersen. Nel 1991 suona con il quintetto di Terje Ripdal e nel 1992 con il Jazzpunkenensemble di Jon Elberson. La sua iperattività lo porta nel 1994 a lavorare con due differenti artisti: con Arild Andersen registra Arv e con Sidsel Endersen debutta con Night Song.

Nel 1995 crea un proprio gruppo, New Conception of Jazz, la cui formula vincente e peculiarità è data da basi ritmiche, sempre molto groovy, e molta improvvisazione. La nascita di questa formazione non è altro che il naturale risultato dell’interesse di Wesseltoft per molteplici generi musicali: moltissimo jazz, soul, musica d’avanguardia e classica.

Nel 1996 esce l’album New Conception of Jazz con Wesseltoft alle tastiere, Ingrebigt Flaten al contrabbasso, Anders Engen alla batteria, Vidar Johansen al clarinetto basso, Trude Eick al corno, Sjur Miljeteig alla tromba. New Conception of Jazz Live, registrato su un dat due tracce durante i vari tour e senza missaggi successivi, ospita in un brano John Scofield.

Anche il 1998 è un anno prolifico per Wesseltoft: con Sidsel Endresen registra Duplex Ride; con Jan Garbarek partecipa a Rites, disco acclamato dalla critica; contemporaneamente spazia nello scenario techno/deep-house/ambient dei club norvegesi. In questo stesso anno realizza con il suo gruppo il cd Sharing; partecipa ai più importanti festival jazz scandinavi, per finire con il Jazzland Session a Oslo, insieme a Mark Ledford, Eivind Aarset, Richard Thomas e tutto il meglio dei dj norvegesi.

Il 1999 segna il lancio a livello internazionale del cd Sharing. Il suo remix di Existence (Chilluminati) diventa in tutto il mondo un vero e proprio inno della deep-house/chill. Il remix di You Might Say (Andreas Dorau) svetta nelle classifiche della dance tedesca, mentre Feel Good, suo brano originale, entra nelle classifiche di Gilles Peterson (BBC).

Nel 2000, oltre alla realizzazione dell’acclamato Jazzland Remixed, partecipa a numerosi concerti in tutto il mondo, tra cui The Montreux Jazz Festival e il London & Drum Rhythm Festival (Olanda).

Registrato in soli tre giorni nel suo ormai leggendario studio di registrazione a Oslo, Moving è in realtà un live uscito nel 2001. Un vero e proprio manifesto del Nu Jazz di Wesseltoft, in cui vengono a mescolarsi sapientemente melodia, ritmo e soul. Osando ben oltre dove altri hanno provato ma fallito, questo disco rappresenta un vero e proprio balzo nella galassia del "Future Jazz" di Wesseltoft. Che, dopo un periodo intenso e carico di impegni, ritorna in studio e alle radici della sua "New conception of jazz": risonanze di pianoforte malinconicamente nordiche, sintetizzatori robustamente funkeggianti, atmosfere techno e ambient, Film ing – uscito l’anno scorso - è un altro capolavoro firmato Bugge Wesseltoft.

 
 
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