Domenica 11 agosto, Berchidda, Centro Laber – ore 23.30 Tino Tracanna Acrobats Quintet Tino Tracanna (saxofono) Mauro Ottolini (trombone) Roberto Cecchetto (chitarra elettrica) Paolino Dalla Porta (contrabbasso) Antonio Fusco (batteria)
Lunedì 12 agosto, Posada, Sutta 'e Riu - ore 11.00 Tino Tracanna - Roberto Cecchetto > "Double One" Tino Tracanna (sassofono) Roberto Cecchetto (chitarra elettrica)
Tino Tracanna Acrobats Quintet
e
“Double One” con Roberto Cecchetto
Da trent’anni al fianco di Paolo Fresu nel quintetto più longevo d’Italia, Tino Tracanna è un altro dei protagonisti della ventiseiesima edizione di Time in Jazz: domenica 11 agosto, dalle 23.30 al Centro Laber di Berchidda, con il suo Acrobats Quintet, e l'indomani mattina ( lunedì 12, ore 11) in duo con Roberto Cecchetto a Posada (Sutta ‘e Riu). Classe 1956, il sassofonista livornese ha attraversato la storia del jazz italiano degli ultimi trent'anni, contribuendo alla sua crescita, insieme a grandi musicisti e interpreti come Franco D’Andrea, Giorgio Gaslini, Paolo Fresu, Maria Pia De Vito, Gianluigi Trovesi, Pino Minafra, Enrico Rava, Roberto Gatto – solo per citarne alcuni – e ha conquistato importanti premi nazionali e internazionali grazie ai propri progetti discografici (diciassette album a suo nome) e ai dischi incisi con il quintetto di Fresu. Numerosissime sono anche le sue collaborazioni con musicisti europei e americani. Acrobats vede Tracanna a capo di un quintetto originale formato da alcuni dei migliori jazzisti italiani: Roberto Cecchetto, Paolino Dalla Porta, Antonio Fusco e Mauro Ottolini. Con l’uscita del disco omonimo, avvenuta il settembre scorso per Abeat Records, gli “acrobati” si sono imposti all’attenzione del pubblico grazie a uno sguardo libero e curioso rivolto alla sperimentazione e alla novità, senza perdere di vista la tradizione. Capaci di volteggiare nella babelica realtà contemporanea, questi cinque leader sanno mettere a confronto sostanze musicali diverse, attorno al complesso ma entusiasmante caos del mondo di oggi, attraverso il libero dialogo creativo e serrato. Un progetto caratterizzato da forza e modernità, all’interno del quale la potente vena compositiva di Tracanna guida lo stile inconfondibile dei suoi compagni: frammenti d’Africa, spasimi elettronici, eteree melodie e sanguigni grooves si intrecciano così in un acrobatico viaggio intorno al pianeta, alla velocità del pensiero. Altrettanto coinvolgente il progetto in duo con Roberto Cecchetto, “Double One”. Cecchetto nasce come autodidatta dello strumento per poi formarsi, negli anni, come uno dei migliori chitarristi jazz italiani. La sua dimensione stilistica abbraccia sia la musica strutturata che l’improvvisazione totale e le sue collaborazioni, ad oggi, contano decine di nomi italiani e stranieri: Palle Danielsson, Anders Kjellberg, Gianluigi Trovesi, Richard Galliano, Paolo Fresu, Furio Di Castri, Jean Louis Matinier, Michel Godard, Stefano Di Battista, Stefano Bollani, Claudio Fasoli, Enrico Rava, Gianluca Petrella, Daniele Cavallanti, Tiziano Tononi, Herb Robertson, Tony Scott, Roswell Rudd, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto, Enzo Pietropaoli, Lee Konitz, Kenny Wheeler, Ben Allison, Maria Pia De Vito, Eivind Aarset, per citarne alcuni. In “Double One”, i due musicisti danno vita al proprio dialogo muovendosi con curiosità all’interno della straordinaria complessità del mondo musicale contemporaneo. Semplici melodie, aspri contrasti, paesaggi lunari ed echi lontani si sfiorano in un disegno imprevedibile ma anche improbabile od impossibile come in un gioco con poche regole. Liberi da presupposti stilistici i due intrecciano così i suoni dei reciproci strumenti come fossero tratto e colori della straordinaria tavolozza dei suoni del mondo.
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