Sabato 18 agosto, Osilo, Sa Funtanedda - ore 11.00
"MirraDrake" Hamid Drake & Pasquale Mirra
Alchimia di percussioni
Sarŕ un incontro musicale all’insegna dell’interscambio e dell’alchimia compositiva, quello in programma la mattina di sabato 18 a Osilo (Sa Funtanedda, ore 11), per la seconda giornata di Time in Sassari. In scena, il duo “MirraDrake”, ovvero l’americano Hamid Drake alla batteria, percussioni e voce, e l’italiano Pasquale Mirra al vibrafono. Pur provenendo da culture e contesti apparentemente lontani, i due riescono a intrecciare un’intensa sinergia, sviluppando un percorso musicale che, attraverso l’estemporaneitŕ e l’uso evocativo degli strumenti, conduce verso un’incessante ricerca sonora tra melodie sospese, a tratti ipnotiche, in cui le pulsazioni dei tamburi si uniscono con l’eclettismo del vibrafono. La stessa ricerca sonora ha caratterizzato finora il profilo artistico di Hamid Drake: classe 1955, appena ventenne il batterista di Chicago ha instaurato una fruttuosa collaborazione con Fred Anderson, che l’ha introdotto presso la storica AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians), da cui derivano le sue influenze musicali piů significative: Ed Blackwell, Adam Rudolph, Philly Joe Jones, Max Roach. Fondamentale per la sua formazione anche l’incontro con Don Cherry, al cui fianco ha collaborato per vent’anni. L’attitudine di Drake alla sperimentazione l’ha portato, alla fine degli anni ‘70, a far parte del Foday Muso Suso’s Mandingo Griot Society, un collettivo che fondeva la tradizione griot con elementi jazz, funk e blues, e a suonare poi, tra gli altri, con Borah Bergman e Peter Brotzmann, Herbie Hancock, Misha Mengelberg, Pharoah Sanders, Wayne Shorter, Malachi Thompson, David Murray, Archie Shepp. Negli ultimi anni dedica sempre piů parte della sua attivitŕ a progetti personali, come Bindu, Indigo trio, le collaborazioni con Antonello Salis e Paolo Angeli(coi quali condivide, insieme a Gavino Murgia, anche il progetto “Giornale di Bordo”), e, appunto, questo duo con Pasquale Mirra, varato nel 2008. Dopo il conservatorio e gli studi accademici, Pasquale Mirra ha approfondito lo studio del vibrafono, frequentando anche i seminari di Siena Jazz con Franco D’Andrea e Stefano Battaglia; dal 2003 ha collaborato con il contrabbassista Antonio Borghini, e l’anno successivo č entrato nei ranghi del Mrafi Quartet del sassofonista Edoardo Marraffa. Ha inciso diversi lavori con il progetto MopMop del batterista Andrea Benini, che lo ha portato a esibirsi in tutta Europa. Dal 2005 fa parte del Collettivo Bassesfere di Bologna, e, nell’ambito di varie formazioni, ha partecipato a numerosi festival jazz: ed č in una di queste occasioni che, nel 2007, ha condiviso il palco con Hamid Drake, inaugurando una fruttuosa collaborazione che dura ancora oggi. |