lunedě 13 agosto, Berchidda, Piazza del Popolo – ore 23.00
Arild Andersen “Fire” Quintet La temperatura sale ai massimi gradi di eccellenza
La seconda parte della serata di lunedě 13 (alle ore 23 circa, subito dopo il Tigran Trio) punta i riflettori di piazza del Popolo su Arild Andersen, nome di primo piano della scena jazzistica internazionale giŕ dai primi anni settanta, quando suonava nel quartetto di Jan Garbarek, gruppo faro dell’epoca e band pionieristica del moderno jazz scandinavo ed europeo. Il contrabbassista norvegese (sessantasette anni da compiere il prossimo ottobre) si propone a Berchidda con il suo quintetto, per l’occasione ribattezzato “Fire”, composto dal sassofonista scozzese Tommy Smith, dal pianista polacco Marcin Wasilewski, dal francese Patrice Heral alla batteria e da Paolo Fresu alla tromba (nel ruolo che in altre occasioni č coperto da Markus Stockhausen). L’idea di questa formazione nasce dalla volontŕ di riunire alcuni dei migliori musicisti con cui Andersen ha lavorato negli ultimi dieci anni. Ognuno di loro ha infatti condiviso con lui varie altre esperienze: la collaborazione con Tommy Smith va avanti da una ventina d’anni, negli ultimi cinque, in particolare, in seno a un trio con il batterista Paolo Vinaccia; diversi progetti, soprattutto con Markus Stockhausen e Carsten Dahl, legano invece Andersen con Patrice Heral da tre lustri a questa parte; mentre con Paolo Fresu il contrabbassista norvegese conta concerti e registrazioni per il pianista e compositore greco Vangelis Katsoulis (per tre album: Silent Voyage del 2001, An Unbearably Short Glance del 2005 e The Exile of Dreams del 2008), oltre ad alcune esibizioni in duo, compresa quella dell’anno scorso a Carloforte per una delle tappe di “!50”, il giro di Sardegna in musica con cui il trombettista di Berchidda ha festeggiato il suo cinquantesimo compleanno. Da questo eccezionale quintetto, alle prese con un programma che annuncia brani tratti dal repertorio di Andersen e altri scritti ad hoc, c’č da attendersi un concerto all’insegna del jazz di qualitŕ, intelligente e appassionato, aperto all’innovazione e non indifferente alle influenze folk e classiche, come č nello stile del musicista scandinavo. Classe 1945, Arild Andersen ha iniziato la sua carriera come membro del quartetto di Jan Garbarek dove ha militato dal 1967 al 1973 assieme ad altri due grandi jazzisti norvegesi, il chitarrista Terje Rypdal e il batterista Jon Christensen. Nello stesso periodo ha lavorato anche con la cantante norvegese Karin Krog, con Don Cherry, con George Russell, e ha suonato con tanti artisti americani di passaggio a Oslo come Phil Woods, Dexter Gordon, Hampton Hawes, Johnny Griffin, Sonny Rollins, e Chick Corea. Nel 1982 ha formato il gruppo Masqualero con Nils Petter Molvaer e Jon Christensen, all’avanguardia del jazz per un decennio. Jazzista dell’anno nel 2008 per la prestigiosa Academie du Jazz francese, Arild Andersen č tra i musicisti piů prolifici della scuderia ECM, con una ventina di album pubblicati da leader insieme a musicisti del calibro di Bill Frisell, Ralph Towner, Nana Vasconcelos, Paul Motian, Alphonze Mouzon, Kenny Wheeler, John Taylor. Tra le sue incisioni piů recenti, Live at Belleville, con Tommy Smith e Paolo Vinaccia, ha raccolto recensioni entusiastiche in tutto il mondo; registrato a Glasgow nell’ottobre del 2010, l’ultimo album, Celebration, lo vede invece attorniato dalla Scottish National Jazz Orchestra. |