Sassari, Piazza Santa Caterina - ore 21.30 Roberto Cecchetto e Giovanni Guidi Duo
Chitarra e piano per l'ultimo sipario Roberto Cecchetto e Giovanni Guidi chiudono in duo Time in Sassari
“Ho chiamato Giovanni Guidi per un concerto in duo che dovevo tenere a Novara, occasione nella quale Giovanni Maier, col quale solitamente mi esibisco, non era disponibile. Subito ho avuto l'idea di chiamare Guidi perché pensavo fosse molto affine con la musica che solitamente propongo in duo, e naturalmente ci siamo molto divertiti e abbiamo pensato di farlo diventare un progetto stabile. Presto spero registreremo un disco”. Così il chitarrista Roberto Cecchetto racconta l'origine del duo di scena in piazza Santa Caterina la sera di mercoledì 18 (ore 21:30), per l'ultimo evento in cartellone di Time in Sassari. Pur appartenendo a generazione differenti, Guidi e Cecchetto provengono da ascolti e passioni molto simili, e condividono l'amore per le melodie semplici, profonde ed evocative. Il primo arriva all'appuntamento sassarese reduce dal doppio impegno per Time in Jazz: il piano solo in programma la mattina del 13 agosto alle Fonti di Rinaggiu, a Tempio Pausania, e la sera dopo a Berchidda, con il quintetto di Enrico Rava. Classe 1985, miglior nuovo talento nel 2007 al referendum della rivista Musica Jazz, Giovanni Guidi è uno dei musicisti più interessanti emersi nel jazz italiano degli ultimissimi anni. Scoperto da Enrico Rava, collabora a diversi progetti, come la Cosmic Band di Gianluca Petrella, i quartetti di Mauro Negri e Lello Pareti, il trio di Fabrizio Sferra, oltre a guidare propri gruppi. Con il suo quartetto, il pianista umbro (di Foligno) mostra tutto il suo talento di strumentista e compositore attraverso composizioni originali e rivisitazioni di brani che spaziano da Ornette Coleman e Hampton Hawes ai Radiohead e Björk. Quattro gli album all'attivo come leader: “Tomorrow never knows”, registrato in trio nel 2006, “Indian Summer” (2007) e “The house behind this one” (2008) in quartetto, mentre è dell'anno scorso “The Unknown Rebel Band” con un organico che conta altri nomi emergenti della scena musicale italiana e non solo. Roberto Cecchetto inizia il suo percorso artistico nei primi anni Novanta nel gruppo Tribute con Andrea Dulbecco e nel sestetto di Roberto Della Grotta. Suona poi con Paolo Fresu, col quartetto di Daniele Cavallanti e il Jazz Chromatic Ensemble, mostrandosi a suo agio nei territori dell’avanguardia ma anche in ambiti più prossimi alla tradizione. Nel 1993 entra negli Electric Five di Enrico Rava, collabora poi con il trombettista Giorgio Li Calzi, con Gak Sato, con Daniele Cavallanti e Tiziano Tononi diventando una delle colonne portanti del gruppo Nexus. Con Gianluca Petrella, Andrea Lombardini e U.T. Gandh condivide l'esperienza del progetto Rand-o-mania; con Giovanni Maier e Michele Rabbia, invece, quella del Downtown Trio. Tra i suoi progetti più recenti, il quartetto Mantra con Francesco Bearzatti, Luca Bulgarelli e Ivo Parlati, con cui ha realizzato l'omonimo cd uscito lo scorso aprile, e appunto questo duo con Giovanni Guidi.
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