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11-08-2010, Boris Savoldelli  

Boris Savoldelli vocal solo
Mercoledì 11 agosto
Berchidda, Laghetto Nunzia – ore 09.00

Mercoledi 18 agosto
Sorso, Giardino del Palazzo Baronale -  ore 18.00


Tutto con la voce
Boris Savoldelli in solo l'11 a Berchidda e il 18 a Sorso

La seconda giornata del festival (mercoledì 11) si apre con un doppio appuntamento mattutino nella Foresta demaniale del Monte Limbara Sud, sopra Berchidda. Protagonista del primo, alle 9, nello speciale scenario del laghetto Nunzia, il vocal performer Boris Savoldelli, un artista dotato di una spiccata personalità musicale e vocale.
Nato nel 1970 in provincia di Brescia, sin da giovanissimo mostra un'eccezionale predisposizione per la musica e in particolare per le possibilità della voce. Spaziando tra i generi musicali, dal jazz al rock, al funky, sperimenta diverse tecniche vocali, alla ricerca di una propria identità.
Per alcuni anni studia canto lirico e partecipa a seminari di perfezionamento con insegnanti del calibro di Elizabeth Sabine, vocal trainer di Michael Bolton e Axl Rose, e Jeffrey Allen. In seguito approfondisce le sperimentazioni vocali di Demetrio Stratos attraverso tecniche particolari come le diplofonie, le triplofonie, le criptomelodie e le flautofonie. Il suo interesse per la voce come strumento espressivo lo porta a intensificare le sue conoscenze sul tema, studiando varie tecniche vocali usate nelle culture extraeuropee.
Partecipando a progetti musicali di ambiti stilistici differenti mette in mostra una grande capacità di valicare i generi: dal rock della band Ultimatum, nei primi anni Novanta, alla fusion del quintetto Funky Jackets, dal funky rock dei No Way Out all’incisione di brani dance, dal sodalizio col pianista russo Andrei Kutov al rock-funk sperimentale e dissacrante dei Kamakiriad.
Raccolti sotto l'insegna Brother K, Savoldelli insieme al cantautore Alessandro Ducoli, al compositore Federico Troncatti, il bassista Andrea Bellicini e Andrei Kutov, firmano “Degenaration Beat”, un tributo musicale a Jack Kerouac, che ha ricevuto il consenso di una grande conoscitrice della beat generation come Fernanda Pivano, e
conquistato la finale del Premio Musicultura (ex premio Recanati) del 2006.
A novembre 2007 esce finalmente il primo album solistico di Savoldelli, “Insanology”, realizzato con l’uso esclusivo della voce e l’ausilio di un looper. Alla base del progetto vi è un idea “mantrica” dei brani, con ripetizioni continue di brevi porzioni armoniche sovrapposte le une alle altre, in un delicato e complesso equilibrio ritmico-armonico.
Il lavoro ottiene un grande successo di critica in Italia e all'estero, conquistando consensi anche fra gli addetti ai lavori e inaugurando per Savoldelli una prestigiosa collaborazione con  il chitarrista Elliot Sharp che sfocerà nel 2009 nell'album “Protoplasmic”. Nel frattempo, nel 2008, escono altri due dischi: “Holzwege”, con la Decostructing Metajazz Band Sado, e “Do Not Disturb” con il side project di blues core Mhmm, mentre è previsto per il prossimo autunno il nuovo cd a nome di Boris Savoldelli, che in due tracce vedrà anche la partecipazione di Paolo Fresu.
Dopo l'esibizione sul Limbara, un altro impegno attende il vocal performer: mercoledì 18 a Sorso, nel Giardino del Palazzo Baronale (ore 18), per la rassegna Time in Sassari, il "prolungamento" della settimana berchiddese.