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04. Rassegna di Cinema - "Fuoco"  

 

Rassegna di Cinema 2012

“Fuoco”

a cura di Gianfranco Cabiddu

Berchidda, 11 >15 agosto
Cinema Comunale

 

Fuoco č il filo conduttore dell’edizione 2012 del Festival Time in  Jazz. Nel consueto approccio interdisciplinare al tema del festival, la sezione cinema costruisce il quarto capitolo del percorso quadriennale tematico sui quattro elementi (aria, acqua, terra, fuoco) con l’intento di riflettere e stimolare una presa di coscienza responsabile verso l’uomo e il suo ambiente.
Come oramai tradizione, nel preparare la rassegna di film abbiamo cercato di costruire un percorso che toccasse a volo d’uccello quello che il tema Fuoco stimola, ospitando lavori cinematografici molto diversi tra loro per tecniche di racconto e per temi. Film capaci di raccontare e far riflettere, fotografando un tempo e un’esperienza, capaci di mettere in relazione la meraviglia, i colori, le storie, nel tempo. Una visione trasversale del tema Fuoco, visto come suggestione in grado di stimolare la riflessione sui diversi ambiti dell’esperienza umana, in relazione a storie e visioni della natura umana.
Con l’occasione era doveroso rendere omaggio a un grande regista legato indissolubilmente alla Sardegna, Vittorio De Seta, scomparso lo scorso anno, di cui presentiamo una selezione dei suoi meravigliosi documentari siciliani: spiccano, per il nostro tema, Isole di Fuoco, premiato al Festival di Cannes del 1955, e Surfarara, Premio David di Donatello nel 1957; e, a corollario, due documentari marini: il famosissimo Lu tempu de li pisci spata e Contadini del mare, girati negli stessi anni e nello stesso “ambiente”, che ci aiutano a capire quel mondo scomparso, cosě vicino e oggi irrimediabilmente “preistoria”.
Con Inferno, il primo lungometraggio della storia del cinema italiano, realizzato nel 1911, ben cento anni fa, rendiamo omaggio al cinema muto. Il film č tratto da La Divina Commedia di Dante Alighieri. Lo presentiamo nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna che lo restituisce a nuova vita recuperando l’incandescenza delle visioni e dei colori; il tutto accompagnato da una nuova e suggestiva sonorizzazione a cura di Edison Studio.
A corollario della visione di Inferno proponiamo poi una piccola e divertente selezione di spezzoni e scene che offrono altre “visioni dell’aldilŕ” nel cinema muto italiano risalenti allo stesso periodo storico: Il diavolo zoppo (1909), Come fu che l’ingordigia rovinň il Natale a Cretinetti (1910) e Maciste all’Inferno (1915).
E’ sempre il fuoco inteso come passione per il cinema al centro del documentario Hearts of Darkness (Cuore di Tenebra) di Eleanor Coppola, moglie del grande regista Francis Ford Coppola, girato durante la preparazione e la lavorazione di un film mitico e “incendiario” come Apocalypse now. Un lavoro che non assomiglia per niente a un backstage né a un making-of ma č piuttosto il percorso infuocato sul filo della lama che dall’idea genera un film che in ogni sua fase e aspetto corre il rischio di “bruciare” i protagonisti. Epica, pazienza e terribile bellezza del fare cinema.
Entre deux feux (Tra due fuochi) (*), documentario francese di Anne Marie Martin, contiene invece il nostro “tema”, come racconta il titolo, e ci riporta ai nostri giorni e alla nostra realtŕ, anche in rapporto con la Sardegna. Ambientato ai piedi dei Pirenei francesi, il film racconta come i pastori puliscono la montagna usando il fuoco, con una tecnica e un sapere antico che, seppure molto discussa, ancora oggi persiste. Una pratica e una tecnica che č necessitŕ e rischio, in un mondo che perň lega ancora in maniera forte uomini, animali e ambiente. Una “cultura del fuoco” che ha similitudini con le pratiche conosciute nelle campagne sarde solo fino a pochi decenni fa. Una riflessione su una cultura che conserva un legame tra uomo e natura, che anche nei confronti del fuoco (del modo di bruciare per preservare e combattere il fuoco con il fuoco) elabora tecniche e pratiche tramandate ancora oggi, pur in un ambiente fortemente modificato.
Si ritorna poi all’arte, alla video arte, con Scultura di fuoco un documentario di Sebastiano Tecchio sull’installazione artistica di Paolo Buggiani che utilizza il fuoco come elemento fondante della sua opera.

(*) Proiezione in collaborazione con il Sardinia International Ethnographic Film Festival (SIEFF).

 

 



Rassegna di Cinema 2012

“Fuoco”

a cura di Gianfranco Cabiddu

Berchidda, 11 >15 agosto
Cinema Comunale

inizio delle proiezioni alle h 16.00

 

Sabato 11 agosto

Hearts of Darkness (Cuore di Tenebra) di Eleanor Coppola, Prod. ZM Production USA 1991 dur 96’

 

Domenica 12 agosto

Scultura di fuoco di Sebastiano Tecchio sull’istallazione artistica di Paolo Buggiani Prod. Clipper Media 2009 dur.10’

Entre deux feux (Tra due fuochi)* di Anne Marie Martin, Francia 2005, dur 35’ Prod Arimage

*proiezione in collaborazione con il Sardinia International Ethnographic Film Festival (SIEFF)


 

Lunedě 13 agosto

Omaggio al regista Vittorio De Seta:

Isole di Fuoco, 1954 dur 11’

Surfarara

Lu tempu de li pisci spata

Contadini del mare

 

Martedě 14 agosto

Inferno tratto da La Divina Commedia di Dante Alighieri, di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan, collaborazione alla regia di Giuseppe De Liguoro; prod. Milano films, Italia 1911; Dur.66’ Restauro Cineteca di Bologna 2011; Musica originale Edison Studio.

 

Mercoledě 15 agosto

Visioni mute del Fuoco: sequenze musicate dal pianoforte di Marco Dal Pane:

Il diavolo zoppo (1909)

Come fu che l’ingordigia rovinň il Natale a Cretinetti (1910)

Maciste all’Inferno (1915)


 

Rassegna di Cinema 2012

“Fuoco”

a cura di Gianfranco Cabiddu

Berchidda, 11 >15 agosto
Cinema Comunale

inizio delle proiezioni alle h 16.00

 


Hearts of Darkness (Cuore di Tenebra) di Eleanor Coppola, Prod. ZM Production USA 1991 dur 96’

 

 

 

 

 

I dubbi, le difficoltŕ, la pazienza e la fatica della preparazione e la lavorazione di un film mitico e “incendiario” come Apocalypse now.


Scultura di fuoco di Sebastiano Tecchio Prod. Clipper Media 2009 dur.10’

Il lavoro documentario su un’installazione d’arte che utilizza il fuoco come elemento principale, opera di un grande artista italiano: Paolo Buggiani.



Entre deux feux (Tra due fuochi)* di Anne Marie Martin, Francia 2005, dur 35’ Prod Arimage

Nei Pirenei francesi il lavoro dei pastori che puliscono la montagna usando il fuoco, con una tecnica e un sapere antico che ancora oggi persiste.

*proiezione in collaborazione con il Sardinia International Ethnographic Film Festival (SIEFF)



Omaggio a Vittorio De Seta:

 

 

 

 

 

Isole di Fuoco, regia Vittorio De Seta, Prod. Vittorio De Seta. Italia 1954, Dur.11’

Le isole Eolie, dove il fuoco cova ancora nelle viscere della terra e incombe sulla stessa vita degli uomini: per questa ragione in molti le abbandonano e migrano verso l’America e l’Australia.


Surfarara; regia Vittorio De Seta, Prod. Vittorio De Seta. Italia 1955, Dur.10’

Le miniere della Sicilia centrale: l’oscura lotta e, talvolta, l’invisibile tragedia che si svolge nelle viscere della terra per conquistare lo zolfo.


Lu tempu de li pisci spata; regia Vittorio De Seta, Prod. Vittorio De Seta. Italia 1954, Dur.11’

Nel periodo che corre tra i mesi di aprile e agosto, il pesce spada viene a deporre le uova nello stretto tra Sicilia e Calabria. Lungo questo itinerario l’uomo spia le acque in attesa del passaggio, e dopo un’attesa estenuante inizia una caccia concitata.


Contadini del mare; regia Vittorio De Seta, Prod. Astra cinematografica. Italia 1955, Dur.10’

Il lavoro dell’uomo nella tonnara siciliana di Granitola, gli uomini attendono i tonni che, da millenni, seguono una rotta sempre uguale, e come un rito torna a ripetersi l’alterna vicenda della vita e della morte.



Inferno tratto da La Divina Commedia di Dante Alighieri, di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan, collaborazione alla regia di Giuseppe De Liguoro; prod. Milano films, Italia 1911; Dur.66’ Restauro Cineteca di Bologna 2011; Musica originale Edison Studio.

Il primo film lungometraggio della storia del cinema italiano: ben cento anni fa. Restaurato nel 2011 dalla cineteca di Bologna che ha restituito e recuperato l’incandescenza delle visioni e dei colori con una nuova e suggestiva sonorizzazione a cura di Edison Studio.

 



Visioni mute del Fuoco dell’Inferno, sequenze musicate dal pianoforte di Marco Dal Pane: Il diavolo zoppo, 1909; Come fu che l’ingordigia rovinň il Natale a Cretinetti, 1910; Maciste all’Inferno,1915;