Scrumbled web, viaggio nella rete
a cura di Antonello Fresu e Ivo Serafino Fenu
L’affascinante, inesauribile e magmatico mare magnum di internet č alla base della mostra Scrumbled web, viaggio nella rete. Video d’artista, documentari autoriali e cortometraggi, materiali d’archivio, pubblicitŕ di dubbio gusto e filmati amatoriali, spesso triviali e grotteschi, indagano – in un caotico e ironico calembour per immagini – il tema del piede come feticcio, il foot worship, come simbolo di sottomissione o dominio, nel segno e nel regno della rete, in una funambolica contaminazione tra alto e basso. Ecco sfilare, allora, maestri del cinema del calibro di Buńuel, insuperabile nel miscelare e adulterare misticismo ed erotismo e Quentin Tarantino, manipolatore di generi e cultore dei piedi femminili, da quelli della sua musa Uma Thurman a quelli di Sydney Tamilia Poitier in Death proof e, da vero feticista impenitente e dichiarato, arrivando a scriversi una scena ad hoc nel film From Dusk till Dawn del regista Robert Rodríguez, nella quale lecca – con poca finzione scenica ma molta compartecipazione – un liquore dai piedi di una sensualissima Salma Hayek. In tale bolgia visiva č stata spesso l’arte e l’iconografia religiosa – in un pericoloso ribaltamento di senso – a offrire loro e a tanti altri registi, ad artisti che il corpo o alcune sue parti hanno usato e del quale hanno abusato, al trash delle TV commerciali e alla pornografia piů o meno hard, incredibili materiali e spunti da saccheggiare a piene mani o, visto il tema, da calpestare, con voluttŕ, a piedi nudi.
Antonello Fresu e Ivo Serafino Fenu
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